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Videosorveglianza, sottoscritto protocollo:
ora le forze dell’ordine monitorano
le immagini delle telecamere

SICUREZZA - Osimo è la prima città dell'Anconetano che avvia il progetto con la firma del documento, stamattina, tra il prefetto Darco Pellos e il sindaco Simone Pugnaloni. Da oggi non solo la Questura di Ancona ma anche l’Arma dei Carabinieri e, soprattutto, gli altri 48 Comuni della Provincia potranno collegare i propri sistemi al server acquistato dal Comune 'senza testa', consentendo così alle forze dell’ordine di visualizzare le telecamere dell’intero territorio provinciale

La firma del protocollo in prefettura, da sin. il questore Capocasa, il prefetto Pellos, il sindaco Pugnaloni e il colonnello Lecca

 

Il sindaco di Osimo. Simone Pugnaloni, ho sottoscritto stamattina in Prefettura il protocollo di intesa per la gestione del sistema di videosorveglianza coordinato con i profili di interesse operativo delle forze di polizia territoriali. «Si tratta del primo progetto in provincia che consente alle forze dell’ordine di collegarsi direttamente al server, acquistato per 15.000 euro dal Comune di Osimo, monitorando così in tempo reale le immagini delle spy-cam comunali. – spiega Simone Pugnaloni – Attualmente sono 80, di cui 15 con tecnologia Ocr capace di leggere le targhe dei veicoli. A queste, con un ulteriore investimento di 100.000 euro, a breve se ne aggiungeranno altre 34, di cui 12 di contesto specialmente per il centro storico, in zone più sensibili come piazza Nuova, Tre Pini, mercato coperto e alcuni vicoli, e le altre 22 telecamere Ocr per gli snodi viari più sensibili e ancora senza copertura. Finora la sola Questura di Ancona poteva accedere in diretta alle immagini delle spy comunali di Osimo, da oggi potrà farlo anche l’Arma dei Carabinieri e, soprattutto, gli altri 48 Comuni della provincia potranno collegare i propri sistemi di videosorveglianza al server acquistato da Osimo, consentendo quindi alle forze dell’ordine di visualizzare le telecamere dell’intero territorio provinciale».

L’iter era partito nel 2019, quando l’Amministrazione comunale aveva fatto richiesta per collegare il proprio sistema di videosorveglianza dotato di tecnologia Ocr al Sistema Centralizzato Nazionale Targhe e Transiti (Scntt) del Viminale, ottenendo l’approvazione sul progetto da parte del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Questo aveva permesso di avviare l’iter procedurale e i test per valutare la compatibilità del sistemare di videosorveglianza e relativo software del Comune di Osimo con il sistema del Ministero dell’Interno. «Oggi si è chiuso l’iter e la fase sperimentale di prova con la sottoscrizione del protocollo da parte mia e del prefetto di Ancona Darco Pellos, del questore Cesare Capocasa e del comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri, colonnello Carlo Lecca. – sottolinea il sindaco – Ci tengo a ringraziare chi oggi mi ha accompagnato in Prefettura e ha seguito in prima persona questo progetto, ovvero l’assessore alla sicurezza Federica Gatto che ha spronato la giunta ad investire e il comandante della Polizia Locale Daniele Buscarini che con professionalità ha lavorato al suo fianco per raggiungere l’obiettivo. Con orgoglio e soddisfazione possiamo ribadire che il Comune di Osimo è l’ente promotore, e base del server, di un progetto strategico che riguarda potenzialmente l’intera provincia, garantendo con questo protocollo un fondamentale passo in avanti in termini di sicurezza e controllo in un’ottica di rete e coordinamento territoriale».

 

«Entro la fine del 2022 Osimo sarà sorvegliata da 131 telecamere»

Le spycam comunali di Osimo collegate alla centrale della Questura

 

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