Maltrattamenti nei confronti della madre:
Ammonimento per il figlio 30enne

La vittima si è rivolta alla polizia (Archivio)

Un Ammonimento per violenza domestica, firmato dal questore Cesare Capocasa, su istruttoria della Divisione Anticrimine.
E’ quello notificato nei giorni scorsi dai poliziotti della questura di Ancona, nei confronti di un italiano responsabile di maltrattamenti e violenza domestica nei confronti della madre.
Il provvedimento si è reso necessario poiché l’uomo, un 30enne con precedenti specifici, ha messo in atto una serie di condotte prolungate nel tempo e ripetute, di violenza fisica e psicologica nei confronti del genitore.
Al termine dell’attività istruttoria, il questore ha emesso il provvedimento dell’Ammonimento.
La misura di prevenzione costituisce un efficace deterrente volto a contrastare il fenomeno della violenza domestica, per evitare che degeneri in condotte estreme, sia di tipo fisico che di tipo psicologico, a volte con esiti drammatici.
Da ricordare che per azionare questo tipo di tutela la segnalazione non deve necessariamente provenire dalla vittima del reato, ma chiunque sia a conoscenza di situazioni di questa gravità, segnalandola alle Forze dell’Ordine.
Dall’inizio dell’anno sono stati già 19 gli ammonimenti istruiti dalla Divisione Anticrimine, diretta dal vice questore Marina Pepe, per combattere condotte di stalking e maltrattamenti in famiglia.
La Polizia di Stato, da sempre presente accanto alle donne, ricorda inoltre che è possibile rompere la catena dei soprusi, della limitazione della libertà individuale e della sopraffazione psicologica, semplicemente chiedendo aiuto. Grazie a personale formato e competente è possibile attuare gli strumenti più efficaci e tempestivi per proteggere le vittime vulnerabili, ed assicurare loro un luogo sicuro ed una tutela reale.
«’Esserci Sempre’ – ha ricordato il questore – è anche rispondere in maniera efficace alle istanze rivolte alle forze dell’ordine, come nel caso dei maltrattamenti o della violenza domestica, affinché ciascuna Donna possa avere il diritto di vivere senza condizionamenti o limitazioni».