Va avanti il programma di riqualificazione nel porto di Ancona. L’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale fa sapere che è in corso di demolizione un padiglione dell’ex Tubimar, una parte del capannone interessata dall’incendio del settembre 2020 e adiacente all’area di cantiere del nuovo Pif-Posto di controllo frontaliero sanitario. La demolizione consentirà di riprendere i lavori per la realizzazione del Pif. Nell’area del Mandracchio, a ridosso dell’ingresso nord della Mole Vanvitelliana, l’Autorità di sistema portuale, in collaborazione con la Capitaneria di porto di Ancona, ha fatto rimuovere gli ultimi relitti delle imbarcazioni abbandonate nello specchio acqueo. Sarà poi riposizionata una nuova passerella per favorire l’accesso ai natanti nell’area che sarà destinata all’attracco delle imbarcazioni della piccola pesca.
Il prossimo intervento di riqualificazione dell’area del Mandracchio da parte dell’Autorità di sistema portuale riguarderà la demolizione dei relitti delle imbarcazioni presenti nello scalo di alaggio pubblico dell’ex cantiere navale Morini le cui attività sono già state affidate in appalto. «La riqualificazione del Mandracchio è una delle priorità dell’Autorità di sistema portuale per il porto di Ancona – spiega in una nota il presidente Vincenzo Garofalo -, una zona produttiva e commerciale, legata alla presenza dell’importante settore della pesca, che la rende protagonista delle marinerie in Italia. Un’area legata storicamente al lavoro in mare e all’economia portuale che, grazie agli interventi di riqualificazione e riorganizzazione, ai lavori di ristrutturazione del mercato ittico e alla vicinanza della Mole Vanvitelliana, diverrà sempre più interessante e coinvolgente per le persone».
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