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Pesaresi Vs Simonella:
la situazione e i precedenti
a pochi giorni dalle primarie

ANCONA - Domenica 27 novembre si voterà in 17 seggi per stabilire chi rappresenterà la coalizione di progetto Ancona all’elezione del sindaco della città dorica previste per la primavera del 2023. Tanti gli esponenti politici che parteggiano pubblicamente per uno dei due candidati. Un rapido sguardo ai precedenti mentre non mancano accuse reciproche di scorrettezze

Da sin. Carlo Maria Pesaresi e Ida Simonella

di Antonio Bomba

Poco più di 72 ore, visti i tempi necessari allo spoglio delle schede, per sapere il nome del secondo candidato sindaco alle comunali di Ancona del 2023 dopo Francesco Rubini di Altra Idea di Città.
Domenica sera la coalizione di centrosinistra denominata Progetto Ancona e comprendente Partito Democratico, Azione, Italia Viva, Partito Socialista Italiano, Articolo Uno, Civica AnconaXAncona e Popolari per Ancona saprà finalmente chi la rappresenterà tra Carlo Pesaresi e Ida Simonella.
Il vincente uscirà fuori dalle cosiddette primarie. Si voterà in 17 seggi sparsi in tutta la città dalle 8 alle 20. Potranno votare tutti, dai 16 anni in su, purché residenti nel Comune di Ancona.
Come precedenti storici, nel 2009 Fiorello Gramillano con 2.213 voti si impose su Stefania Benatti (1.689) e Pierfrancesco Benadduci (1.008).
Nel 2013 invece Valeria Mancinelli sconfisse Stefano Foresi. 2.628 voti a 2.040 il risultato finale.
In entrambi i casi il vincente divenne anche sindaco ma con sorti molto differenti. Gramillano dopo continui dissidi con la stessa maggioranza si dimise definitivamente dopo qualche anno. Mancinelli invece è ancora saldamente in carica dopo 9 anni e per ottenere il secondo mandato non è passata nemmeno per le primarie.
Va però fatto notare che in entrambi i casi le primarie riguardarono solamente il Partito Democratico mentre questa volta saranno di coalizione, con tanto di programma elettorale già deciso, firmato ed accettato da entrambi i candidati.
Poi, anche questa volta finirà come l’ultima in cui il vincitore nonostante settimane di fervente battaglia senza esclusione di colpi finisce con il nominare assessore della propria giunta l’avversario sconfitto come ha fatto Mancinelli con Foresi? Pesaresi smentisce dicendo che «Mi interessa fare il sindaco non l’assessore». Altrettanto fa la sua rivale sostenendo che «La Giunta la decido io e risponderà al sindaco senza usare il manuale Cencelli».
Modi e termini questi ultimi già visti nelle due giunte Mancinelli. Non a caso il sindaco sin dalla candidatura di Simonella avvenuta nella scorsa estate ne ha esaltato le qualità appoggiandola più volte pubblicamente con dichiarazioni e messaggi video. Una scelta all’insegna della continuità mai nascosta dalla stessa Simonella che in tutte le occasioni parla di cosa si è fatto e di cosa si farà considerando il tutto un unico percorso iniziato nel 2013 con il Grande Piano Strategico. A suo supporto infatti sono giunti i cosiddetti endorsement di molti colleghi di giunta come Stefano Foresi, Paolo Marasca ed Emma Capogrossi solo per citarne alcuni. Caso particolare quello di Michele Polenta che assieme al consigliere Diego Urbisaglia ha sancito la rottura definitiva con i Verdi, fuori da Pa ma di sicuro più vicini alla figura di Pesaresi che della pupilla del sindaco, per l’occasione. Non mancano poi ex parlamentari come Piergiorgio Carrescia e consiglieri comunali come Matteo Vichi alla lunga lista dei politici che hanno espressamente dichiarato che voteranno l’amica “Ida”.
Pesaresi invece punta tutto sulla discontinuità promettendo una città completamente ripensata grazie all’apporto dei giovani e dei massimi esperti cittadini in ogni settore. Ascoltare tutti prima di prendere ogni decisione. Che sarebbe un taglio netto rispetto al metodo estremamente verticistico utilizzato da Mancinelli e che Simonella vorrebbe riproporre stando a Pesaresi, il quale tra l’altro accusa la collega di non essere anconetana se non di adozione. Ad appoggiarlo nella propria campagna elettorale troviamo l’ex sindaco Fabio Sturani ed il figlio Daniele. Con lui altri ex assessori come Michele Brisighelli, Andrea Nobili e Diego Franzoni. Non mancano poi consiglieri attuali come Susanna Dini, Chiara Censi e Federica Fiordelmondo ed il consigliere regionale Antonio Mastrovincenzo che però essendo residente a Falconara non potrà votare. E dal di fuori della coalizione proprio ieri +Europa ha fatto sapere che appoggerà Carlo Pesaresi. In caso di vittoria dell’ex assessore alla cultura della provincia di Ancona chiederanno poi di entrare nella coalizione Progetto Ancona? E cosa ne penseranno le altre forze politiche?
Tutto è ancora da vedere e valutare. Tuttavia è altra carne che finisce nel fuoco e che si aggiunge alle accuse che le rispettive fazioni si sono mosse negli ultimi giorni di giocare un po’ troppo sporco e di non rispettare le regole che si erano imposti.
Infine, entrambi hanno giurato che dal momento successivo alla nomina ufficiale del vincitore, l’altro si metterà a sua completa disposizione perché ciò che conta è far vincere il centrosinistra ed il nemico era e resta il centrodestra. Sarà così? Lo scopriremo il 28 novembre.



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