E’ morto quando ormai si trovava a poca distanza da casa, dove si stava dirigendo.
Attilio Ambrogetti, 26 anni compiuti lo scorso 10 ottobre, era quasi arrivato quando la tragedia si è consumata poco
prima delle 2 della notte appena trascorsa.
Era al volante della sua Opel Meriva scura e stava procedendo in direzione di Castelferretti. L’impatto mortale si è verificato lungo la Strada Provinciale 33, all’altezza del negozio di abbigliamento Gigolè, a Chiaravalle.
Sembra che il 26enne si trovasse in compagnia di altri amici, con i quali forse aveva trascorso la serata, e che procedevano a bordo di altre vetture.
Ad un tratto, per una dinamica in fase di ricostruzione e di accertamento da parte della polizia Stradale di Ancona giunta sul posto per i rilievi, l’auto di Ambrogetti avrebbe invaso la corsia di marcia opposta per finire poi con le ruote sul ciglio erboso, a quell’ora anche bagnato dalla rugiada.
A terra, è rimasto ben visibile il solco lasciato dalle ruote che hanno schiacciato l’erba e che renderebbero così già in parte chiara un’idea di quanto successo. Il giovane si è quindi trovato ad affrontare un percorso, fuori strada, che poi assume la forma di una conca. Questa, probabilmente gli ha poi fatto da trampolino. L’auto ha dunque perso aderenza con il suolo per poi alzarsi in aria e finire in verticale, dopo aver fatto una sorta di parabola, proprio su un albero che si trova in un passo privato e che gli è entrato nell’abitacolo dopo aver frantumato il parabrezza.
A chiamare immediatamente il 112 sono stati quanti erano presenti in quel momento e che si sono trovati ad essere testimoni della tragedia.
Sul posto sono subito accorsi i mezzi dei vigili del fuoco, le ambulanze e le automediche del 118 con le pattuglie della Stradale dorica.
I pompieri hanno celermente provveduto ad estrarre dall’abitacolo il giovane per affidarlo alle cure del personale medico e sanitario ma il tremendo impatto era stato purtroppo fatale. Rianimato, non si è potuto far altro che constatare il decesso del ragazzo.
Attilio Ambrogetti viveva insieme alla mamma e svolgeva dei lavori saltuari.
La salma è stata successivamente trasportata all’obitorio dell’ospedale di Torrette. Non essendo rimaste coinvolte altre persone, non verrà effettuata l’autopsia in modo tale che il corpo possa essere restituito quanto prima ai propri cari. Nessun sequestro neanche per la vettura.
al. big.
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