Continua l’operazione denominata ‘Alto Impatto’ da parte degli uomini della questura dorica, concordata con il prefetto Darco Pellos, impegnati questo pomeriggio nei controlli della città, in particolar modo dei quartieri Piano, Archi e Stazione, effettuati anche con l’elicottero.
Gli agenti della Divisione polizia Amministrativa della Polizia di Stato, in collaborazione con la polizia locale, hanno proceduto alla chiusura di un ristorante straniero all’interno del quale è stata riscontrata la presenza di circa 15 chili di merce scaduta. Nello specifico, si trattava di prodotti ittici. Prevista inoltre una sanzione per 2.300 euro. Gravi anche le carenze a livello igienico sanitario che hanno riguardato la pavimentazione sporca in cucina, così come i frigoriferi, comportando l’applicazione di ulteriori 3mila euro di sanzione. Altri 300 euro di multa sono stati fatti per non aver esposto gli orari del locale. Inoltre, l’Asur ha disposto la sospensione dell’attività di preparazione del sushi per mancanza di abbattitore e sospetta proliferazione di escherichia coli, pericolosissimo parassita. Per tale violazione è prevista l’ulteriore sanzione di 2mila euro. In ultimo, è stata fatta diffida amministrativa per mancata etichettatura di alcuni prodotti e la diffida al conseguimento degli attestati per la manipolazione degli alimenti per i dipendenti della cucina.
Per quanto concerne l’Ufficio immigrazione, si è proceduto al rintraccio e identificazione di 2 cittadini moldavi, rimpatriati nel loro paese di origine, in esecuzione dei provvedimenti di espulsione emessi dal prefetto di
Ancona e convalidati dal giudice di Pace di Ancona. I due avevano precedenti penali per possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi: nello specifico carte d’identità romene che avevano utilizzato per poter soggiornare e lavorare in modo fraudolento. Inoltre, un cittadino somalo, che aveva richiesto asilo in Svizzera e che si trovava presso una struttura di accoglienza è stato trasferito, con scorta in Svizzera, in quanto designato come paese competente per esaminare la sua richiesta di protezione Internazionale come previsto dalla Convenzione Dublino.
Sono stati effettuati 15 posti di controllo, che hanno consentito l’identificazione di 300 persone, di cui 105 con precedenti. I veicoli ispezionati sono stati 130.
I poliziotti della Divisione Anticrimine hanno proceduto al controllo di 15 persone sottoposte ai domiciliari. Controllati anche alcuni condomini di alloggi popolari.
«Sicurezza urbana e riqualificazione del territorio – ha detto il questore Cesare Capocasa – sono la risposta più efficace per garantire la vivibilità e la quieta convivenza della comunità, soprattutto in un quartiere storico come il Piano San Lazzaro».
Dallo scorso novembre, questo è il 70° servizio dedicato, disposto dal questore, per prevenire e contrastare la criminalità diffusa nello storico quartiere del capoluogo dorico, con un impiego di oltre mille operatori di polizia.
Nella sola giornata odierna ben 40 sono stati i poliziotti impegnati nelle attività di prevenzione e repressione dei reati, tra personale della questura e dei Reparti Prevenzione Crimine e Personale Elitrasportato, che, dal primo pomeriggio, ha sorvolato soprattutto il quartiere del Piano.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati