«Mi trovo a dormire in auto perché chi di dovere non è intervenuto al momento opportuno. Ci sentiamo abbandonati».
Sono le parole di Andrea Chiappetti, 32 anni, un ragazzo che nell’alluvione del 15 settembre ha perso quasi tutto. Nel suo video-denuncia a Cronache Maceratesi c’è tutta la rabbia e l’amarezza di chi da un momento all’altro ha visto spazzar via le sua vita e i suoi affetti dalla furia di acqua e fango. C’è la consapevolezza che quella del 15 settembre è stata una tragedia che in parte si sarebbe potuta evitare. «Non c’è stata allerta, nessuno ci ha avvertito – dice nel video denuncia – l’acqua arrivava dai monti, tra amministrazioni non c’è stata comunicazione e mio nonno è rimasto nell’abitazione perché non lo sapeva». C’è il sentimento di sentirsi abbondanti dalle istituzioni e la consapevolezza che tutto quello potrebbe anche capitare di nuovo. Ma anche la speranza che chi dovere faccia qualcosa quanto prima.
Lui era a Pianello d’Ostra quella tragica sera di quasi tre mesi fa: il nonno Fernando Olivi è morto, la sua casa distrutta, così il bar, la casa di un’altra nonna a Senigallia e tre auto. E ora non ha un posto fisso dove stare. Il 32enne, che quella stessa sera aveva lanciato, invano, un allarme sui social per salvare il nonno rimasto intrappolato a piano terra dello stabile, ogni settimana va a Macerata per seguire un corso di aggiornamento a Unimc. E quando finisce dorme in auto, col sacco a pelo. L’auto è una Fiat Multipla che si è dovuto ricomprare a proprie spese perché «nessuno – dice sempre nel video denuncia – si è degnato di dare una minima cifra anche simbolica». Ed è proprio fuori dal polo Bertelli che l’abbiamo incontrato. Nessuno, specifica, si è mai avvicinato a chiedergli perché dormisse in auto.
(video di Fabio Falcioni)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati