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Nursind: «Precari a casa,
servizi sanitari essenziali
a rischio di chiusura»

ANCONA - Grido di allarme del sindacato delle professioni infermieristiche che rivolge un appello alle istituzioni per le stabilizzazioni del personale. «Ben 120 persone in Area Vasta 2 tra infermieri, operatori socio sanitari, ostetriche assunti a tempo determinato, hanno il contratto in scadenza al 31 dicembre»

La manifestazione Nursind di gennaio 2022 a piazza Cavour di Ancona (foto d’archivio)

 

«A Natale puoi……..mandare a casa i precari. La Sanità Pubblica ed i servizi sanitari essenziali a rischio di chiusura. Proprio cosi, 120 persone in Av2 tra Infermieri (66 in scadenza, altri dimissionari volontari per un totale di 71 unita), operatori socio sanitari, ostetriche assunti a tempo determinato, hanno il contratto in scadenza al 31 dicembre. L’Azienda Sanitaria risponde alle sollecitazioni dei colleghi e del sindacato Infermieristico dichiarando di attendere decisioni a livello regionale». E’ il grido di allarme lanciato da Matteo Rignanese, della Segreteria territoriale Nursind Ancona .«Intanto nei reparti ospedalieri con i pronto soccorsi di Jesi, Senigallia e Fabriano – aggiunge nella nota il Nursind – si alza la protesta e le segnalazioni di una dotazione insufficiente di personale nei turni, i carichi di lavoro sono eccessivi, inadeguati tanto che i professionisti a stento riescono a garantire l’assistenza e le cure necessarie agli utenti».

Il sindacato delle professioni infermieristiche ricorda inoltre che la situazione è critica anche presso l’Azienda Ospedaliera della Marche, «nonostante l’azienda abbia prorogato di qualche mese i tempi determinati in scadenza al 31dicembre 2022, un intervento palliativo che non da nessuna certezza per il futuro; e purtroppo all’Inrca sono palesi medesime difficoltà nel garantire i livelli minimi assistenziali ancor prima della prossima scadenza dei contratti a tempo determinato». Il sindacato delle professioni infermieristiche Nursind chiede pertanto alle istituzioni marchigiane «di salvaguardare la sanità pubblica e di tutelare il funzionamento dei servizi sanitari di base. I contratti del personale sanitario devono essere necessariamente prorogati senza il vincolo di spesa e del piano occupazionale. Se non ci sarà questo provvedimento i Servizi Sanitari dell’area vasta 2 subiranno un grave deterioramento; la riduzione di posti letto e l’allungamento delle liste d’attesa sarà inevitabile. Già allo stato attuale se anche una sola unità è assente per malattia è quasi impossibile garantire la continuità dei servizi e le Direzioni Sanitarie emettono continuamente Ordini di Servizio per recuperare personale dal riposo settimanale».

In questa situazione i professionisti sanitari «stanno accumulando straordinari, molta stanchezza e stress per la preoccupazione di non poter con le proprie forze garantire l’eccellenza e la qualità delle cure. Gli infermieri non accettano di veder dequalificata la propria professionalità è importante per lavorare con dignità e in sicurezza ottenere un numero di personale d’assistenza adeguato, mentre ora è molto sottodimensionato. – chiude il comunicato del Nursind – La Regione Marche deve affrettarsi e impegnarsi nel deliberare in favore dei tempi determinati e nelle stabilizzazioni dei colleghi con i requisiti previsti dalle leggi vigenti. Senza azioni concrete in favore della salute dei cittadini, la piazza accoglierà la nostra contrarietà e la protesta non solo dei sanitari ma anche della collettività».

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