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Bilancio comunale,
127,2 milioni di spesa nel 2023,
L’Imu resterà invariata

ANCONA – Il consiglio questa mattina ha approvato il documento. Metà degli impegni saranno onorati grazie al Pnrr e ad altri fondi ministeriali. Soddisfatta la giunta che è riuscita ad incrementare la spesa senza chiedere ulteriori esborsi economici ai cittadini in un momento di difficile congiuntura. Scuole e mercato di piazza D’Armi saranno gli impegni maggiori per l'anno che verrà. L’imposta sugli immobili non subirà variazioni

Piazza d’Armi (Archivio)

di Antonio Bomba

Il consiglio comunale questa mattina ha deliberato e dunque approvato il bilancio di previsione pluriennale valevole per il periodo 2023-2025 proposto dalla giunta.
Sono 18 i voti favorevoli e 10 i contrari tra i 28 tra consiglieri e i membri del governo comunale presenti per l’occasione con le opposizioni compatte nel rifiutare il piano illustrato dall’assessore al bilancio Ida Simonella e da quello alle opere pubbliche Paolo Manarini dopo settimane di discussioni nelle varie commissioni.
«Opereremo in un momento di congiuntura molto difficile senza chiedere un euro in più alla cittadinanza rispetto al 2022» ha dichiarato Simonella che poi è andata avanti esprimendo «Soddisfazione per questa approvazione del bilancio nell’anno in corso. Il Pnrr ed altri fondi ministeriali ci permetteranno di finanziare in tutto o in parte tante opere pubbliche già previste. È una di quelle occasioni che capita ogni 50 anni. Va sfruttata».
Entrando nello specifico, per il solo 2023 il bilancio prevede «Una spesa corrente di 127,2 milioni di euro investimenti, contenuti nel piano delle opere pubbliche, di cui 66,5 milioni di euro tra Pnrr e mutui. Le scuole ed il rifacimento del mercato di Piazza d’Armi saranno i nostri interventi principali, ma, di certo, non i soli. Anzi».
«Ci troviamo ad operare – è sempre Simonella a parlare – in un contesto dominato dall’incertezza e caratterizzato dall’aumento dell’inflazione, dal caro energia e senza che la legge di bilancio dello Stato sia stata emanata. Abbiamo dunque costruito il nostro bilancio tenendo bene a conto detto

Ida Simonella

contesto. Nonostante ciò forte è la spinta agli investimenti nei settori della rigenerazione urbana, nelle scuole e nel sociale, nella mobilità sostenibile, nella tutela del territorio e nell’innovazione tecnologica. I fondi ci hanno permesso di aumentare la capacità di spesa, in quanto molti interventi si attivano grazie alla presenza di cofinanziamenti o consentono di liberare risorse già impegnate, in favore di ulteriori progetti».
«Il bilancio – specifica l’assessore – ha un forte orientamento strategico sugli investimenti, come sta avvenendo negli ultimi anni. Quest’anno la situazione è fortemente confermata, soprattutto in ragione di tutti i finanziamenti ottenuti grazie ai progetti Pnrr. L’approvazione a dicembre ci consente di partire con gli investimenti e in particolare con l’acquisizione dei mutui per partire subito con i progetti strategici. Abbiamo scelto tenendo conto del fatto che questa amministrazione ha un orizzonte di sei mesi, fino alla fine della sindacatura e, dunque, rimandare troppo l’approvazione non avrebbe dato piena operatività negli ultimi sei mesi del mandato».
“Questa è – inizia a parlare l’assessore ai lavori pubblici Paolo Manarini – la premessa finanziaria per attivare tutte le soluzioni relative agli edifici principali della città. Una situazione del genere non si è mai realizzata negli anni, con interventi così poderosi, come ad esempio quelli sulla biblioteca, sul Palaveneto, sul Mercato delle Erbe. Sono orgoglioso perché attraverso il lavoro svolto dagli uffici, mentre tutte le previsioni programmatiche degli anni precedenti si stanno avviando a conclusione, siamo riusciti, con questo piano triennale, a porre le basi per una svolta importante nella crescita architettonica, edilizia, economica e funzionale della città».
Come detto non sono previste significativi incrementi nelle entrate tributarie ed extra tributarie. Idem nelle varie tariffe nonostante l’inflazione.
Aumenteranno i costi del personale, 32,3 milioni di euro, che derivano in parte dal saldo positivo tra assunzioni e

Paolo Manarini

cessazioni e soprattutto dal rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici degli enti locali che ha un impatto complessivo di 1,5 milioni di euro in più sul bilancio dell’ente.
«Inoltre – torna a parlare Simonella – bisogna tenere conto di altri fattori che peseranno nel corso della prossima gestione, come ad esempio i costi per l’energia, che abbiamo preventivato in misura più alta rispetto agli altri anni, anche se non come l’anno corrente perché possiamo sperare che non raggiunga più quei picchi che erano stati previsti».
La scuola, altra spesa centrale come detto in precedenza vedrà stanziamenti per 6,9 milioni. I servizi sociali per 16,6 milioni». Come? «I fondi Pnrr e altri finanziamenti e cofinanziamenti – ripete Simonella un concetto già espresso ma analizzandolo da un’altra prospettiva – consentono infatti di intervenire in modo trasversale all’interno del bilancio con la previsione di interventi di efficientamento energetico e sismico su edifici pubblici, impianti sportivi e scuole, di soluzioni di mobilità dolce, di potenziamento del Tpl elettrico. Nell’anno di fine mandato si procederà inoltre con l’approvazione del Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, meglio noto come Pums».
Gli investimenti e la versione fornita da Simonella e Manarini non ha per niente convinto le opposizioni che in sede di discussione tramite gli interventi di Daniela Diomedi (m5s), Antonella Andreoli (Lega) e Francesco Rubini (Aic) hanno fatto notare come «La spesa per il personale sia aumentata nonostante da anni il comune lavori con circa 300 dipendenti in meno del previsto, non vi sia una visione a lungo periodo, ogni provvedimento ne smentisce un altro, tanti debiti sono stati differiti e peseranno sulle generazioni future».
La giunta, sempre con 18 voti a favore e la contrarietà delle opposizioni, a volte espressa con l’astensione o il non voto, ha approvato anche un emendamento allo stesso bilancio così come altre quattro delibere. Esse sono: la verifica e la quantificazione dei costi e dei ricavi derivanti dalle aree edificabili, la modifica al regolamento per l’applicazione del canone patrimoniale di concessione per l’occupazione delle aree appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile destinati a mercati, le aliquote Imu del 2023 confermate alle tariffe del 2022 e l’aggiornamento del Dup 2023-2025.
Questa è stato l’ultimo consiglio comunale per l’anno 2022. A fine seduta il presidente Tommaso Sanna ha fatto gli auguri di buon Natale e buon anno a tutti, con la speranza che nel 2023 «Un po’ tutti possiamo essere un po’ più buoni e calmi». Carino.

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