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«Il nuovo Pd Marche
deve essere innovativo,
inclusivo e sostenibile»

ANCONA - In vista del congresso regionale un gruppo di giovani iscritti è pronto a firmare un manifesto «capace di enunciare gli obiettivi e il metodo che immaginiamo, concentrandoci su tre punti fondamentali: l’idea di Partito, i valori e i temi».

 

«Innovativo, inclusivo e sostenibile: l’idea di un nuovo Partito Democratico Marche». É la proposta espressa da un gruppo di giovani del Pd in vista del congresso regionale. «Questo inverno il nostro partito, e quindi anche il Partito Democratico delle Marche, vivrà non soltanto un congresso, bensì una nuova fase costituente che porta con sé tante sfide e altrettante esigenze dei cittadini e della società in cui viviamo. – si legge nel comunicato ufficiale – Ci proponiamo pertanto di farci parte attiva di questo appuntamento presentando pubblicamente le nostre idee e le nostre intenzioni per far sì che il Partito Democratico regionale del futuro, dopo l’esperienza del commissariamento, sia pronto a cominciare un percorso nuovo, per dare risposte e rappresentare veramente i cittadini. Sono ormai trascorsi due anni dalla sconfitta elettorale in Regione, e occorre ritrovare la sintonia con i marchigiani per tornare a governare. La nostra prima volontà è cercare partecipazione e dialogo all’interno del Partito, ridando voce alle tante e ai tanti iscritti che ne rappresentano la linfa vitale. Siamo aperti a eletti e rappresentanti, associazionismo e terzo settore, amministratori locali e tutti coloro che vogliano contribuire in maniera propositiva».

A chiedere un nuovo corso al partito sono Eugenio Andreose, Enea Barazzoni , Marco Belardinelli, Andrea Belegni, Chantal Bomprezzi, Federico Bruni; Jacopo Carelli; Elvis Castagna, Matteo Castellani, Omar Ciani, Federica Fiordelmondo, Adele Grassetti, Giovanni Margiotta, Giulia Mezzabotta, Massimo Monda, Giacomo Mosca, Matteo Pascucci, Beatrice Ramini, Fabio Rossano, Andrea Salvatori, Luca Santarelli, Mattia Santarelli, Daniele Sturani e Dorotea Vitali.«Scriveremo insieme un Manifesto capace di enunciare gli obiettivi e il metodo che immaginiamo, concentrandoci su tre punti fondamentali: l’idea di Partito, i valori e i temi. L’idea di Partito che vorremmo pone al centro l’attenzione per i territori, il superamento della preponderanza delle correnti e la fine dei personalismi, mantenendo come cardini l’apertura all’ascolto e alla partecipazione. Sollecitiamo il coinvolgimento in prima linea dei giovani e l’attuazione di un serio patto intergenerazionale. A questo proposito, il prossimo segretario regionale potrà essere, auspicabilmente, espressione di questo ponte tra organizzazione giovanile e partito».

I giovani firmatari del documento si identifichiamo nei valori di un partito “Innovativo, Inclusivo e Sostenibile”.«Questi tre termini sintetizzano i temi prioritari della proposta che desideriamo mettere in campo. Guardiamo infatti favorevolmente al progresso, senza tuttavia intenderlo semplicemente come aumento del profitto ma orientato al benessere della persona. Riteniamo che ogni azione politica debba mirare a dare a tutti pari opportunità seppur partendo da condizioni sociali e di reddito differenti. Per questo, servizi come la scuola pubblica e la sanità pubblica, il contrasto alla povertà e al precariato, il contrasto della disoccupazione giovanile e l’introduzione del salario minimo, la valorizzazione delle diversità senza discriminazione sono irrinunciabili e ciò che ci dovrebbe contraddistinguere dalle politiche di centrodestra. Infine, ma non da ultimo, consideriamo uno sviluppo rispettoso dell’ambiente la chiave per preservare il futuro delle nuove generazioni dai rischi delle calamità naturali, del dissesto idrogeologico e per tutelare il patrimonio culturale e paesaggistico».

Sviluppo sostenibile e lotta al cambiamento climatico, devono inoltre essere delle priorità, sia a livello globale ma anche e soprattutto a livello locale, investendo sui territori e sulla loro sicurezza. «Grazie anche all’adesione di chi vorrà unirsi a noi, ci prefiggiamo di porre il Manifesto alla base di una mozione congressuale con l’ambizione di rendere concreto il progetto che abbiamo in mente. Lo scopo è rendere questo Partito, il nostro Partito, di tutti e non solo di alcuni. È necessario superare le divisioni del passato ed andare oltre. Chiediamo per questo al gruppo dirigente regionale di affiancarci in questo passaggio cruciale per la storia del nostro partito. Servono coraggio e discontinuità. È richiesto un cambio di marcia» conclude il comunicato.

 

 

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