E’ stato approvato con la quasi unanimità dei voti l’ordine del giorno per bloccare il trasferimento del Poliambulatorio di Osimo a firma dei consiglieri di maggioranza Diego Gallina Fiorini ed Eliana Flamini (Pd), Tommaso Spilli (Osimo Ecologia e Futuro), Michele Feliciani (Energia Nuova), Giorgio Brandoni (Popolari Uniti per Osimo) e Filippo Rossi (OsiAmo). Al termine di una lunga discussione articolata, l’atto è stato votato nella seduta di venerdì scorso anche dai consiglieri di Progetto Osimo Futura, M5S e delle Liste civiche (astenuto per i movimenti civici Stefano Simoncini e per la Lega Alberto Maria Alessandrini Passarini). A nome del Consiglio comunale di Osimo invita il sindaco Simone Pugnaloni «quale massima autorità sanitaria locale, a farsi portavoce di tali istanze presso la Regione Marche e in particolare nei confronti del presidente Francesco Acquaroli, affinché si impegni a rivedere la decisione dell’Asur Marche di trasferire i servizi sanitari nell’immobile di San Biagio, valutando la possibilità di mantenere le sedi attuali o prendendo in considerazione l’ipotesi di sedi alternative più baricentriche e di proprietà pubblica, con un notevole risparmio di costi per la collettività, considerando anche il futuro dei locali del Ss Benvenuto e Rocco una volta completato il nuovo ospedale Inrca»
Con l’ordine del giorno si chiede inoltre «di valutare di mantenere quantomeno il servizio di Fisiatria nella sede attuale e di spostare gli ambulatori degli specialisti del poliambulatorio negli spazi attualmente liberi dell’ospedale Ss Benvenuto e Rocco (ad esempio negli ex locali amministrativi o nei locali dell’ex centro antidiabetico sopra la fisioterapia), così da permettere specialmente alle persone più anziane di accedere a detti servizi autonomamente e non depauperare il centro della città di servizi sanitari essenziali per tutti i cittadini, che possono inoltre fruire e beneficiare della presenza delle numerose attività socio-economiche limitrofe». Il Pd di Osimo sta raccogliendo firme per stoppare l’operazione-trasloco degli ambulatori nella nuova sede di via D’Ancona, a San Biagio, selezionata con un bando dall’Asur sulle manifestazioni d’interesse. Nel corso del confronto consiliare il sindaco Pugnaloni ha ribadito però che l’area dove sorge il nuovo stabile è a rischio esondazione. La capogruppo delle Liste civiche Monica Bordoni ha rilevato che nella stessa zona insistono varie imprese domandandosi se pertanto dovrebbero essere tutte chiuse e tra gli altri il capogruppo di Pof, Achille Ginnetti e il capogruppo della Lega, Alessandrini Passarini, hanno invece non ritenuto così sbagliato portar via dal centro storico i servizi del Poliambulatorio, non sempre di facile fruizione per gli anziani.
Nel suo intervento il sindaco si è lasciato andare anche a considerazioni politiche a 18 mesi dalla scadenza del mandato amministrativo. Ha spiegato intanto che «nel 2004 è stato declassato il fosso di quell’area di via Ancona per far costruire quelle attività, sono nate prima dell’alluvione del 2006 e c’è qualcuno che ancora aspettano il risarcimento danni. La procedura aperta scelta dall’Asur è legale e trasparente. Non ce l’abbiamo con chi ha vinto la manifestazione d’interesse mettendo a disposizione il proprio immobile – ha chiarito Simone Pugnaloni – ma con la politica di destra che vuole questa scelta, ad Osimo è rappresentata da Dino Latini che oggi è con l’Udc in Regione (nel 2005 era con l’Api di Rutelli). Latini non è delle liste civiche. Se ritorna nei movimenti, forse sarà compagno di viaggio di Achille Ginnetti che non firma mai un emendamento o un odg del Pd. Lui sogna ancora di fare il sindaco, nel cuore è di sinistra ma si butta a destra. Questa è la sensazione che come sindaco ho visto che è nato come consigliere dei democratici di sinistra e ha fatto assessore di centrosinistra. La sinistra è per la sanità pubblica, la destra per quella privata perché spendere 250mila euro l’anno per l’affitto di questa nuova sede. Con quella cifra quanti mutui può accendere la Regione per comprarsi un locale in centro storico?»
Per questo motivo il sindaco e tutta la maggioranza non hanno sostenuto e votato il successivo odg delle Liste civiche che chiedeva al Comune di affittare, in caso di trasloco dei servizi, il Poliambulatorio di piazza del Comune di proprietà dell’Istituto per il sostentamento del clero. «E mi venite a proporre di vendere il palazzo ex Eca per comprare il Polimbulatorio? – ha tuonato Pugnaloni – Ma chiedete piuttosto alla Regione di lasciare il Poliambulatorio dove sta invece di scusarvi con l’istituto di sostentamento del clero visto che con la scelta di trasferire il Poliambulatorio a San Biagio lo private di un affitto di 100mila euro annui. Noi abbiamo 2 milioni di fondi dalla Regione per sistemare palazzo ex Eca e palazzo comunale. Dal dibattito a cui ho assistito – ha concluso Pugnaloni – ho visto l’unione di Pof, centro destra e liste civiche». Durante le dichiarazioni di voto Ginnetti ha confermato, nonostante tutto, il suo voto favorevole spiegando di non aver firmato l’odg dei consiglieri di centro sinistra «che ho contribuito a redigere, – ha sottolineato – perché a mio avviso andava firmato da tutti quanti i capigruppi di maggioranza e minoranza senza politicizzazioni. La Regione, oggi di centrodestra con Acquaroli, ha portato avanti il continuo smantellamernto della sanità nelle Marche che aveva iniziato il Pd di Ceriscioli. Bisogna essere unitari in certi argomenti».
Anche Monica Bordoni, ha annunciato comunque il voto positivo delle Liste civiche, al di là della considerazioni politiche annotate dal sindaco. «Chi ha svenduto la sanità si chiama Simone Pugnaloni» ha ribattuto ricordando che non è stato possibile attingere ai fondi del Pnrr per la ristrutturazione dell’ospedale Ss Benvenuto e Rocco di Osimo, perchè ammessi solo per i presidi sanitari di I livello (con la rianimazione) ma anche che a medio termine «per la città arriverà la casa della salute. Ci stiamo dando da fare – ha specificato – affinchè i locali del Poliambulatorio, qualora vadano via i servizi, rimangano a disposizioni per il centro. Sono stati poi firmati accordi tra Inrca e Torrette per attività di screening e cerchiamo di inserire l’ex Muzio Gallo nel nuovo piano sanitario. Ci stiamo attivando anche per la riapertura del punto prelievi di Osimo Stazione,. Ci dispiace che della salute si faccia ancora un problema politico». Alla fine l’ordine del giorno è stato approvato con 19 sì e 2 voti di astensione.
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