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«Basta trattare le altre istituzioni
soprattutto quella regionale
come un sacco da prendere a pugni»

ANCONA - Dino Latini, presidente del Consiglio regionale, ribatte al sindaco di Osimo sul finanziamento da 8 milioni per la realizzazione della strada di bordo

Dino Latini

 

Il presidente del Consiglio regionale, Dino Latini, fa il punto sull’intervento  da otto milioni di euro che il Bilancio regionale 2023 – 2025 ha destinato alla realizzazione della strada di bordo lungo la direttrice Macerata – Ancona, che andrà ad agevolare la viabilità nell’immediata periferia di Osimo. «Il sindaco chiede l’intervento di Acquaroli, ma questo è un finanziamento voluto proprio dal presidente – spiega Latini in una nota– che ha creduto nella validità della strada di bordo di Osimo, passante viario strategico sulla direttrice Macerata – Ancona.  Dobbiamo ricordare che già nel giugno scorso Acquaroli aveva anticipato la volontà di procedere in tale direzione e  nella formulazione del Bilancio regionale ciò è avvenuto. Non possiamo che essergli grati».

Latini evidenzia che la scelta è stata compiuta «anche in previsione dell’apertura del nuovo Inrca – Ospedale di rete della bassa Valle del Musone,  in grado di fornire assistenza a molti cittadini, compresi quelli della provincia di Macerata. Quindi, una scelta oculata che porterà significativi benefici. La Giunta regionale, poi, ha destinato altri milioni di euro per il completamento della struttura sanitaria entro il 2025, segno evidente dell’importanza fondamentale che per la Regione assume l’intera area a Sud di Ancona».

Riferendosi alle recenti prese di posizione del sindaco di Osimo, sempre Latini afferma che «deve smettere di trattare le altre istituzioni, soprattutto quella regionale, come un sacco da prendere continuamente a pugni, salvo poi invocare in modo discontinuo interventi di aiuto e responsabilità, quella stessa responsabilità che per primo disdegna in modo ingiustificato». La conclusione del presidente Latini è che «le stesse istituzioni sono chiamate a collaborare per il bene comune, indipendentemente dal colore politico. Questo dovrebbe essere anche per il Comune di Osimo e la Regione Marche, senza alcun tipo di svilimento sulle cose da fare e rispettando coloro che le rappresentano».



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