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Rintracciato e arrestato in Abruzzo
truffatore seriale:
deve scontare 6 anni di carcere

ANCONA - L'uomo è stato raggiunto dagli agenti della Squadra Mobile dorica. Era ricercato per una serie di reati commessi in varie zone d'Italia tra cui le Marche

Agenti della Squadra Mobile (Archivio)

Agli uomini della Squadra Mobile era noto per diversi reati commessi tra il 2013 e il 2016 prevalentemente nei territori delle Marche ma anche in quelli del vicino Abruzzo e di altre regioni del centro-nord, in particolare Emilia Romagna e Lombardia.
All’epoca dei fatti l’uomo, un 55enne, arrestato nella serata di ieri dagli uomini della questura dorica, in collaborazione con i colleghi di Lanciano dopo essere stato rintracciato in una località abruzzese della provincia chietina, faceva parte di uno strutturato sodalizio criminale, dedito a truffe seriali commerciali nonché di un’associazione per delinquere, finalizzata al compimento di truffe commerciali, rea anche di falsificazione di atti, di concorso in truffa aggravata e di riciclaggio.
L’uomo, pluripregiudicato, era ricercato per scontare una condanna definitiva di quasi 6 anni di carcere, con la pena accessoria dell’interdizione dai Pubblici Uffici.
La pena comminata è da ricondurre ad un provvedimento di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura presso il tribunale ordinario di Ascoli Piceno, successivamente alla decisione della Corte di Appello di Ancona, per fatti commessi nella provincia ascolana e riconducibili fino al 2018, nell’ambito dei reati contro la persona.
Le indagini che vennero condotte in quel periodo, consentirono di accertare che il gruppo criminale clonava Società per Azioni nel settore alimentare, acquisendo fraudolentemente merce che poi veniva riciclata nella grande distribuzione.
A tutti gli indagati è stata già inflitta in primo grado, la condanna per l’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe in danno di aziende sia italiane che estere operanti nel settore alimentare, di prodotti ittici congelati e dell’informatica.
Le investigazioni riconosciute in sede di primo giudizio, nel 2020, e in attesa di quello di appello, consentirono di scoprire come alcune persone arrivassero alla merce da riciclare: tutto attraverso numerose intercettazioni telefoniche e ambientali, nonché servizi di osservazione e controlli in diverse regioni italiane, da decine di denunce presentate dalle parti lese, dalle numerose dichiarazioni di persone informate sui fatti, permettendo di operare numerosi arresti in flagranza e sequestri.
Si scoprì che il gruppo criminale disponeva di magazzini, uffici, aziende compiacenti o appositamente costituite mediante dei prestanome; logistiche attrezzate con celle frigorifere, furgoni, schede telefoniche e indirizzi telematici artificiosi ma, soprattutto, di un elevato grado di knowhow e consolidata abilità nell’ideazione, preparazione e realizzazione di reati.
Le truffe venivano infatti portate a termine contattando telefonicamente o con mezzi telematici, le aziende fornitrici tramite la spendita di nomi di società clonate o compiacenti. Nella seconda fase, la merce veniva ritirata in appositi magazzini specializzati nella catena del freddo per essere successivamente spedita.
Grazie alle attività info investigative della Sezione Catturandi della questura di Ancona, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ascoli Piceno, Cinzia Piccioni, il ricercato è stato rintracciato in Abruzzo, dove si nascondeva da alcuni mesi, dopo essere rientrato dall’Albania, paese in cui aveva iniziato la latitanza.
Le indagini portate avanti hanno accertato che, una volta ritornato in Italia, il ricercato, sfruttando documenti contraffatti, viveva sotto falsa identità, riuscendo così a sottrarsi al carcere.
In occasione del suo rintraccio, l’uomo è stato arrestato in flagranza di reato, per il possesso di documenti di identificazioni falsi, poiché oltre al documento di identità italiana è stato trovato in possesso di altri documenti di identità rilasciati dalle autorità di un altro paese comunitario.

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