«Ad Ancona subito un tavolo politico-programmatico per costruire un’ampia ed unitaria alleanza delle forze politiche e sociali per formare un’alleanza progressista ed ambientalista che sia in grado, da una parte, di archiviare l’esperienza decennale e fallimentare dell’attuale governo di centro del duo Mancinelli-Simonella e, dall’altro, di contenere l’avanzata della destra. Come si fa? Superando nella condivisione delle scelte e degli strumenti migliori per concretizzarle, anche per l’individuazione della candidata o del candidato a sindaco, le ragioni che sin qui ci tengono divisi». La proposta viene lanciata da Gianluca Quacquarini, consigliere comunale del Gruppo Misto e componente della V Commissione consiliare Cultura, Sport, Teatri, Ambiente, Politiche giovanili e Movida.
Quacquarini è convinto che «occorre operare una discontinuità politica, nella consapevolezza che il “buongoverno” da solo non basta se non è posto a sostegno della domanda di cambiamento che emerge in città. Per far questo, senza veti e pregiudiziali reciproche ed incrociate,- scrive nero su bianco in una nota – rinnovo l’invito di partecipazione a questo percorso alle forze interessate (Movimento 5 Stelle, Altra Idea di Città e Verdi) ed anche a tutte le associazioni, movimenti e\o singole personalità interessate a questo percorso. Avviamo tutti insieme il confronto programmatico aperto al contributo della città per fare di Ancona una città nuova e diversa. Più bella, più accogliente, più solidale, più fruibile e funzionale, che coniughi la crescita culturale della sua comunità alla unicità del suo irripetibile patrimonio fatto di persone e di luoghi, di storia e di natura».
Il consigliere comunale che ha lasciato il M5S nel 2020 ricorda che tutte queste forze politiche vogliono «una città che pratichi la transizione ecologica con scelte politiche ed amministrative coerenti con il principio di uno sviluppo sostenibile sia dal punto di vista ambientale che sociale. Vogliamo una città dei beni comuni e dell’efficienza dei servizi pubblici, dai trasporti alla sanità. Vogliamo una città della scuola pubblica, una città della memoria viva e della Costituzione antifascista, una città dei diritti e dei doveri, più vicina alle fragilità di chi più bisogno, dai bambini agli anziani, dai giovani alle donne. – aggiunge – Vogliamo una città del lavoro e della buona occupazione, facendo del comune il soggetto stimolatore per nuove opportunità occupazionali sviluppando rapporti collaborativi con i sindacati e i rappresentanti delle imprese e rendendo il nostro territorio attraente per gli investitori e dove i lavoratori abbiano, al di là della contrattazione nazionale, tutele e condizioni socialmente adeguate. Vogliamo una città dove nessuno venga lasciato da solo, ma aiutato anche con strumenti di diretto sostegno reddituale. Vogliamo una città disinquinata in cui torni economicamente conveniente investire; una città dell’industria sostenibile, del commercio di vicinato e diffuso, di una nuova idea di turismo diversificata e destagionalizzata».
Di qui l’apertura anche a Altra Idea di città che ha già ufficializzato il suo candidato sindaco, Francesco Rubini. «La città che vogliamo – conclude Gianluca Quacquarini – pratica scelte politico-amministrative lungimiranti, nell’ottica di una reale rigenerazione urbana, e porta le periferie al centro per migliorare la qualità della vita presente e futura di tutte e tutti. Una città per i giovani che offra loro delle opportunità e che proponga un modello economico e sociale in cui sia giusto vivere, studiare, lavorare, crescere e restare. Per far questo, senza veti e pregiudiziali reciproche ed incrociate, rinnovo l’invito di adesione a questo percorso a chi è interessato. Presto, il tempo stringe» avverte.
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