«Sono arrivato verso le 6.30 per preparare il locale per l’apertura delle 7 e, mentre ancora ero dentro la macchina, ho visto la devastazione, temendo anche il peggio».
Vandali nella notte al ‘Liz Bar’ di via Marini, nei pressi di via XXV Aprile, storico locale di Ancona.
«Hanno spaccato tutto – racconta Alessandro Chionne, figlio del titolare Enzo -. Una fioriera era addirittura in mezzo alla strada. Ho subito parcheggiato l’auto e sono sceso. Pensavo al peggio, alle vetrine o anche all’insegna spaccate. ‘Fortunatamente’ – prosegue – si sono limitati a distruggermi soltanto le fioriere esterne: devastazione e distruzione completa. Quello che hanno potuto rompere, hanno rotto».
A terra il marciapiede è quasi impraticabile a causa del raid. «Prende male – fa amareggiato -. Fai di tutto per fare del nostro angolino una bella oasi. Poi torni al lavoro e trovi questo. Oltre al danno economico – commenta – c’è soprattutto un danno morale. Quando ho visto la scena, ho provato la stessa sensazione che si ha
quando entrano i ladri in casa. Per come la vedo io – continua – gli autori sono dei grandi vigliacchi. Inizialmente pensavo si trattasse di un’auto uscita di strada ma poi, avvicinandomi, ho notato che le fioriere erano state spostate, distrutte di proposito».
Il tutto sarebbe avvenuto tra l’una e le due della notte perché una pattuglia della polizia era stata chiamata a seguito di segnalazioni da parte dei residenti che avevano sentito del gran vocio in strada ma, probabilmente, dopo che già i vandali avevano distrutto ogni cosa.
«Abbiamo comunque sporto denuncia alla polizia – riprende -. Gli agenti visioneranno alcune telecamere che puntano proprio su questa zona e, speriamo, siano stati quindi ripresi per essere poi identificati».
Il Liz Bar «ieri era chiuso – aggiunge -. Questa è comunque opera di persone che non rispettano la propria città. I danni ammontano a diverse e diverse centinaia di euro. Più che altro, quello che dà fastidio, è il gesto. Per pulire poi ci abbiamo pensato noi… ma sono quelle cose che ti lasciano tanto amaro dentro».
Ma la positività che sa sempre dare Alessandro, come anche il papà Enzo, non manca nemmeno in un’occasione triste come questa. «Alla fine, mi ritengo fortunato – fa sorridendo – perché poteva andare peggio. Diciamo che non è stato proprio il ‘regalo’ della Befana che ci attendevamo».
al. big.
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