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Marche, alta adesione
allo sciopero dei treni

ANCONA - Fermi 25 convogli nelle prime 10 ore della mobilitazione di protesta. Ha incrociato le braccia quasi il 90% dei macchinisti e dei capitreno di Trenitalia. Il sindacato Orsa chiede migliori condizioni di lavoro e più sicurezza

La Stazione ferroviaria di Falconara (foto d’archivio)

 

Lo sciopero dei macchinisti e capitreno di Trenitalia è iniziato da poco più di 10 ore registrando già la soppressione di 25 treni. Il personale mobile della regione Marche si è espresso con grande determinazione, adesioni con picchi del 90%. Lo fa sapere il sindacato Orsa Marche che ha indetto la mobilitazione di protesta. «L’altissima adesione allo sciopero che si concluderà alle 1.20 di questa notte (9 gennaio) non è che la manifestazione dello stato d’animo e del pensiero dei lavoratori tutti che, stanchi delle condizioni di lavoro alle quali sono costretti, e che hanno visto peggiorare di anno in anno, hanno deciso di dire basta» si legge in una nota della Segreteria regionale Orsa Marche.

«Abbiamo segnalato ripetutamente e con forza all’azienda il disagio dei lavoratori senza che venissimo degnati di una risposta, – ricorda ancora la sigla sindacale – abbiamo ripetutamente segnalato al presidente della Regione Marche e alla politica regionale tutta senza nemmeno un cenno di riscontro (nonostante le interrogazioni regionali della consigliera Marta Ruggeri); siamo certi che dopo oggi in molti abbiano aperto gli occhi sulla necessità di un intervento risolutore e tempestivo, diversamente già dalla prossima settimana, dopo aver consultato i lavoratori, assumeremo ulteriori iniziative. Il nostro sdegno muove dalla grave e significativa indifferenza (per usare un eufemismo) per i lavoratori mostrata da azienda e istituzioni, lavoratori che durante la pandemia hanno messo a rischio, assieme alle loro famiglie, la propria salute e la propria sicurezza e che sciopera, anche in altre divisioni di Trenitalia, sin dall’estate 2022. Ci teniamo particolarmente a ringraziare i nostri colleghi per essersi esposti in un periodo economico e lavorativo così difficile, tutto il sostegno ricevuto non fa che rafforzare la nostra convinzione che quello intrapreso sia il percorso giusto da fare e non ci tireremo indietro, portando avanti insieme questa vertenza, fino ad una risoluzione reale e condivisa» conclude il comunicato.

 

Scatta lo sciopero dei treni: Regionali a rischio

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