Aggiornamento delle ore 15.25 – «Dopo il rifiuto di concederci un porto più vicino, abbiamo richiesto alle autorità italiane di fare un trasbordo dei 73 naufraghi da Geo Barents a Ocean Viking. Anche questa richiesta è stata rifiutata dal Viminale» hanno fatto sapere nel primo pomeriggio di oggi dalla Ocean Viking.
L’imbarcazione di soccorso di Medici senza frontierecon 38 migranti a bordo e la Geo Barents di Sos Mediterranee sono in rotta verso le Marche dove hanno l’obbligo di attracco. Il maltempo incombe e la navigazione non sarà semplice con conseguenze dirette sui passeggeri, già provati dal naufragio. «L’invio simultaneo di due navi di ricerca e soccorso verso un porto lontano – rileva ancora Medici senza frontiere – mostra le intenzioni delle autorità di ridurre il tempo da trascorrere nella zona Sar, pronte a rispondere a ulteriori chiamate di soccorso». Oltretutto le condizioni meteo «continuano a peggiorare e renderanno estremamente difficoltosa la navigazione verso Ancona.️ Questo non è accettabile».
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Prosegue in queste ore il viaggio delle due navi di Ong alle quali il ministero dell’Interno ha assegnato lo scalo di Ancona come porto di sbarco. «Il Viminale ha rifiutato la nostra richiesta di un luogo sicuro più vicino per lo sbarco dei 73 sopravvissuti a bordo della Geo Barents. La nave si sta dirigendo verso nord» fanno sapere dalla nave di ricerca e soccorso di Medici senza frontiere che sta trasportando migranti del Sudan, Nigeria, Ciad, Eritrea, Sud Sudan, Niger, Ghana ed Egitto, tutti uomini, a bordo non ci sono donne.
Respinta anche la richiesta della Ocean Viking di Sos Mediterranee che sta navigando nel Mediterraneo con 38 persone, anche minori non accompagnati. «Le autorità italiane hanno confermato Ancona come porto sicuro, nonostante il meteo molto preoccupante. Quest’ordine va contro l’interesse dei naufraghi e contro il diritto internazionale, inoltre svuota il Mediterraneo» scrive su Twitter un volontario dell’equipaggio che si trova a bordo dell’imbarcazione.
L’approdo delle due navi è atteso alla banchina 22 dello scalo dorico per l’11 gennaio a distanza di poche ore l’una dell’altra. Le imbarcazioni saranno ancorate nell’area dell’ex silos, dove, nel 2020 restò ferma per un mese la Costa Magica a bordo della quale era scoppiato un focolaio Covid. Per definire i dettagli dell’accoglienza, ieri si sono svolte due riunioni nel capoluogo di regione con i tavoli di confronto per Protezione civile regionale, Autorità di sistema portuale, comune di Ancona, Questura, Capitaneria di porto, Guardia di finanza, Carabinieri, sanità marittima e Ast Ancona. Nella fase successiva all’arrivo dei passeggeri e alla loro identificazione, si attiverà l’ospitalità nelle strutture di accoglienza del territorio. E’ probabile che non tutti i migranti salvati restino nelle Marche.
(in aggiornamento)
La Ocean Viking salva 37 persone, la Geo Barents 73: assegnato il porto di Ancona
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