di Antonio Bomba (foto Giusy Marinelli)
Presenti alla banchina 22 per accogliere i migranti e sincerarsi in prima persona che tutto filasse liscio anche la sidnaca di Ancona Valeria Mancinelli e l’assessore ai Servizi sociali Emma Capogrossi.
«La circostanza che stiamo vivendo – ha esordito Mancinelli – adesso certo che è un fatto straordinario. Per il porto di Ancona è la prima volta che capita una cosa del genere. Non è la prima volta per la città di Ancona. Sono presenti strutture di accoglienza. Hanno ospitalità nei centri di accoglienza circa 400 persone».
Il sindaco ha poi aggiunto che «non me ne frega niente» testuale, delle polemiche e schermaglie politiche riguardanti l’accoglienza dei migranti aggiungendo poi che «è un problema per loro e per la loro salute percorrere migliaia di chilometri in più, ma non per Ancona accoglierli».
«Non mi va – segue il discorso del sindaco Capogrossi iniziando il suo intervento – di entrare nel merito di una polemica che non mi interessa. Sono oltre 20 anni che questo fenomeno accade. Quindi sollecitavo la riflessione sul fatto che in oltre 20 anni non sia stato messo a punto un sistema che sia in grado di affrontare un fenomeno che non è un’emergenza ma un fenomeno strutturale. Per cui andrebbe gestito e organizzato in maniera adeguata e idonea e non che ogni volta ci sia una condizione di emergenza. Anche questo fatto che queste persone dopo aver patito le cose più drammatiche e tragiche, provate nella salute, debbano affrontare un viaggio come questo. Ma questa è una considerazione che chi può decidere non decide.
Non si può continuare ad affrontare ciò in maniera di emergenza. Io penso – va avanti l’assessore – che tutti hanno sentito il vento stanotte. C’è stato un vento terribile le previsioni le abbiamo sentite tutti. Si parla di burrasca, vento da maestrale. Navigare in certe condizioni, ma ripeto queste sono le preoccupazioni per la vita e la salute delle persone. Il fatto che Ancona sia una città accogliente… lo è dal 2003. Lo Sprar il sistema protezione richiedenti asilo e rifugiati è una legge che risale al 2002. Quest’anno ha celebrato i 20 anni. Ancona è dall’inizio all’interno di questo sistema. Abbiamo anche aumentato i posti. Abbiamo un progetto chiamato ‘Ancona città d’asilo’ sia per adulti e nuclei famigliari che per minori stranieri non accompagnati. La nostra parte la facciamo sempre. Poi vi sono comunità impegnate ad accogliere cittadini provenienti da ogni parte del mondo. Un’accoglienza che è diffusa in piccoli appartamenti che magari non è evidente a tutti. Non sono grandi strutture ma sono numeri di posti davvero importanti».
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