Lupo passeggia impavido alle porte di Osimo Stazione. L’animale selvatico è stato filmato nella tarda serata di domenica scorsa, intorno alle 23, da un automobilista di passaggio nella zona di Montecamillone, tra la Statale 16 e via della Stazione, nell’area industriale di Castelfidardo che confina proprio con la frazione osimana.
I capannoni delle aziende sono circondati da tanta campagna ma anche da case isolate. Proseguendo avanti con direzione Ancona, a poche centinaia di metri da Montecamillone si accede subito nel nucleo urbano e si intravedono l’ex consorzio agrario e la stazione ferroviaria. Non è certo il primo esemplare avvistato sui territori comunali di Osimo, Castelfidardo e del limitrofo Camerano. L’anno scorso le visite del predatore a caccia di cinghiali e i suoi assalti al bestiame, agli animali da allevamento, si sono fatti più frequenti nelle aree rurali di Villa-San Paterniano e Santa Paolina a Osimo, all’Acquaviva di Castelfidardo. Stavolta però un lupo si è spinto oltre, a ridosso nel centro abitato e della Statale Adriatica.
Nello scorso mese di novembre, l’Europarlamento ha adottato una proposta di risoluzione congiunta che sollecita il declassamento dello status di protezione dei lupi ai sensi della Convenzione di Berna da ‘specie rigorosamente protetta’ a ‘specie protetta’. La stessa Convenzione di Berna ha, però, respinto la richiesta avanzata dalla Svizzera (che non è un Paese della Comunità europea) sulla scorta della proposta di risoluzione Ue, confermando lo status di protezione del lupo. Sulla stessa lunghezza d’onda viaggiano l’emendamento di FdI approvato dal Parlamento italiano con la Finanziaria 2023 che permette di abbattere anche in città la fauna selvatica e l’ordine del giorno proposto dalla Lega che chiede sempre il declassamento della tutela del lupo. Anche la Regione Marche si sta muovendo in questa direzione. L’assessore alla Caccia e all’Agricoltura Andrea Maria Antonini è intenzionato a convocare a breve un tavolo di concertazione tra enti, istituzioni e categorie interessate per definire un piano operativo ampio e condiviso sulla problematica della fauna selvatica in libera circolazione. Nel mirino non ci sono solo i cinghiali che danneggiano semine e raccolti, ma anche i lupi che, con sempre più frequenza, si stanno rendendo protagonisti di aggressioni ai danni di ovini e allevamenti.
Fauna selvatica, la Regione aprirà un tavolo istituzionale per concertare politiche di contenimento
Lupo a passeggio vicino alle case e alla fermata dello scuolabus
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