«Dopo la lettura delle motivazioni che spiegano il rigetto del ricorso al Tar, dovuto per la maggior parte alla distruzione dei materiali elettorali e con alle spalle una vittoria per soli due voti e una maggioranza che in realtà è minoranza nei numeri elettorali chiediamo al sindaco di prendere atto, con un sussulto di onestà intellettuale, di essere un sindaco “baciato dalla fortuna” piuttosto che dalla certezza della realtà e del fatto che l’opposizione rappresenta una parte molto importante di questa città». E’ quanto dichiara Giorgia Fabri capogruppo di Voce Comune per Corinaldo e candidata sindaca nelle elezioni comunali del 2022, sconfitta per soli 2 voti. La Fabri aveva impugnato al tar il responso delle urne scoprendo che per mero errore materiale, i verbali delle operazioni di scrutinio delle schede erano andati distrutti insieme al materiale elettorale dei concomitanti referendum che, per legge, devono esserlo se non si raggiunge il quorum. «Vista la conclusione quantomeno surreale, – scrive la consigliera comunale di’opposizione in una nota – del percorso di verifica del voto ci saremmo aspettati da parte del gruppo “Guardare Oltre” una richiesta di collaborazione e di unità di intenti per dimostrare ai cittadini che la politica è capace di mettere da parte le aspirazioni personali a beneficio di una comunità. Purtroppo, a seguire abbiamo assistito, con tutt’altro spirito, ad una serie di dichiarazioni spavalde e inopportune. Un atteggiamento politicamente inadeguato e a cui sicuramente Corinaldo non era mai stata abituata in tutti questi anni».
Giorgia Fabri sottolinea che «sindaco e maggioranza sanno bene che non è stato realmente possibile fare luce sul voto a Corinaldo e che la distruzione e quindi la mancanza dei documenti che avrebbero permesso la verificazione delle nostre richieste rende “l’odierna iniziativa giudiziaria sfornita di prova sufficiente per accogliere le istanze”, si legge così nelle motivazioni del Tar. In pratica, basandosi sui verbali che noi contestavamo, presidente e consiglieri della prima sezione del tribunale amministrativo non possono che lasciare tutto com’è perché non è stato possibile accertare lo svolgimento delle procedure di voto e spoglio. Infine, a riprova di ciò, scrivono i magistrati, “le spese di giudizio possono essere invece compensate stante l’assoluta peculiarità della vicenda in esame”. Una vicenda, quella corinaldese, che è stata oggetto di errori su errori dal giorno delle elezioni fino a quello della verificazione, uno fra tutti quello della distruzione dei materiali per il quale lo stesso Tar aveva chiesto l’effettiva verifica»
«Se quindi un errore certo e surreale è proprio quello della distruzione dei materiali – prosegue il comunicato della consigliera comunale- l’Amministrazione aggiunge anche l’errore politico di chi continua a governare in maniera cieca con la sola “forza della maggioranza”: assistiamo infatti ad errori imbarazzanti dovuti forse all’inesperienza ma giustificati senza la dovuta umiltà, opposizione molto spesso ignorata e atti quantomeno discutibili sul piano dell’opportunità politica; altro che “Sindaco di tutti” come dichiarato nel primo consiglio, per ora spicca l’appartenenza di un gruppo ben identificato e dei suoi fedeli sostenitori. Invitiamo il sindaco e i suoi rappresentanti, a smorzare i toni entusiastici con cui si vanta tranquillità, serenità e sicurezza circa le procedure di voto e con cui, ci si appresta ad amministrare questa città».
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