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Silvetti: «Ancona deve tornare a essere
un vero capoluogo di regione»

POLITICA - Prima intervista ufficiale al candidato sindaco del centrodestra che si presenterà con una propria lista civica denominata Ancona Protagonista. Mercoledì la presentazione ufficiale

Daniele Silvetti

di Antonio Bomba

Prima intervista ufficiale a Daniele Silvetti, da ieri in corsa per la poltrona a sindaco di Ancona.
Quarantanove anni, di professione avvocato. Inizia a fare politica sin da giovane nelle fila di Alleanza Nazionale per poi proseguire nel Popolo delle Libertà, Futuro e Libertà per l’Italia, Nuovo Centro Destra (solo come gruppo consiliare regionale però) e infine Forza Italia dove attualmente milita.
È lui l’uomo scelto dal centrodestra per tentare di vincere, per la prima volta nella storia, le elezioni per la carica di primo cittadino della città dorica nella prossima primavera.
Per essere tuttavia precisi, al momento Silvetti attende ancora formalmente l’appoggio dei partiti dell’intera coalizione. Ma l’incontro tra i loro principali esponenti, stando alle voci che trapelano dalle rispettive sedi comunali, è previsto per l’inizio della prossima settimana e, di problemi insormontabili, ormai non dovrebbero più essercene.
Allora Silvetti, come mai la scelta di uscire allo scoperto proprio ieri?
«Perché ci sono state delle valutazioni condivise affinché si porti finalmente Ancona ad avere una nuova visione e un nuovo progetto amministrativo».
Con chi sono state fatte queste valutazioni?
«Era importante avere idee condivise in Regione (si riferisce al presidente della Regione Francesco Acquaroli, ndr), con cui poi dovrò rapportarmi continuamente».
Cosa l’ha spinta a candidarsi?
«Per i motivi che ho scritto nel post di ieri su Facebook. Racchiude il mio progetto chiave. Riportare Ancona a essere

Da sinistra: Francesco Acquaroli e Daniele Silvetti

capofila della Regione, facendo rete. La città deve tornare a essere un vero capoluogo di Regione».
È vero che costituirà una propria lista civica?
«Sì. Ci presenteremo ufficialmente mercoledì. Al momento opportuno comunicheremo anche sede e orario. La lista si chiamerà Ancona Protagonista. Lì sveleremo anche il simbolo».
Che civica sarà?
«Sarà una lista che fungerà da piattaforma atta a interpretare le aspettative del mondo civico. E io ne sarò ovviamente l’interlocutore. Sarà una lista completa, composta da importanti professionalità e coprirà tutto il territorio».
Sapevamo che erano previsti incontri con Stefano Tombolini. Farete una lista unica con la sua 60100?
«Con Tombolini stiamo ragionando. Così come con molte altre civiche che rappresentano vari quartieri. Nelle ultime ore si sono avvicinati in tanti. Ma il tempo trascorso dall’annuncio della mia candidatura è davvero poco. Dialogherò un po’ con tutti e poi farò un’ampia sintesi».

Daniele Silvetti

E i partiti del centrodestra? Formerete un’unica coalizione come tutto lascia intendere?
«Al momento è un discorso che non mi riguarda nel contesto in cui sto lavorando. Non dipende ancora da me».
Lascerà la carica di presidente dell’Ente Parco del Conero?
«Dovessi essere eletto sindaco sì. Anche perché le due cariche sono incompatibili tra loro per legge. Ma fino a quel momento continuerò a portare avanti tutti i progetti previsti. L’esperienza all’Ente Parco è stata positiva oltre ogni più rosea aspettativa e la porterò sempre con me, nel cuore».
E dovesse perdere le elezioni, resterebbe comunque a Palazzo del Popolo come consigliere comunale?
«A questo devo dire il vero non ci ho ancora pensato».

Ufficiale, Silvetti candidato sindaco per il centrodestra alle comunali di Ancona

 

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