Due nuove Tac (tomografia computerizzata) sono state inaugurate all’ospedale Carlo Urbani di Jesi nell’ambito del piano di rinnovamento tecnologico dell’Ast di Ancona. La presentazione dei due macchinari è avvenuta questa mattina alla presenza dell’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini , del commissario Ast Ancona, Nadia Storti, del sindaco di Jesi, Lorenzo Fiordelmondo, del direttore Dmo, Stefania Mancinelli e del direttore Uoc Radiodiagnostica Francesco Bartelli. «Questa occasione è importante per tutto il servizio sanitario della Regione – ha commentato Saltamartini come riporta una nota della Regione Marche – soprattutto all’avvio di un percorso innovativo di riforma cominciato il 1 gennaio, che prevede cinque distinte aziende che avranno direttamente a disposizione risorse umane, economiche e strumentali. Alla base di questa rivoluzione un elemento fondamentale e oggettivo: il principio della domanda. Le necessità e l’organizzazione non vengono più valutate in base al dato storico di quanti medici vanno in pensione, ma in base alla domanda di prestazioni nelle singole realtà al fine di abbattere definitamente le liste d’attesa».
L’idea illustrata da Saltamartini «è quella di creare una rete ospedaliera con strumentazione di ultima generazione in grado di sopperire alla carenza attuale di medici di cui soffre tutta l’Italia. L’auspicio invece è che la ‘crisi di vocazione’ dei medici di famiglia e dei medici dell’emergenza, venga superata nel giro di cinque anni grazie alle 150 borse di studio istituite nel 2022 dalla Regione Marche, unica in Italia, in collaborazione con l’Università di Medicina della Politecnica delle Marche. Fino a due anni fa le borse di studio erano 5 all’anno. Nel corso del 2023 – ha concluso l’assessore – il piano di rinnovamento tecnologico dell’Ast 1 proseguirà con l’installazione della seconda Tc presso l’Ospedale di Senigallia, la sostituzione dell’attuale Tc presso l’ospedale di Cingoli e la sostituzione della Risonanza Magnetica presso l’Ospedale di Fabriano».
TAC DI ULTIMA GENERAZIONE – La tecnologia installata al III livello dell’Ospedale di Jesi (Ge Revolution CT) è basata su una nuova piattaforma tecnologica che consente l’acquisizione ottimale di estesi volumi corporei con detettore di 16 cm. Questa tecnologia è stata ottimizzata per lo studio del cuore con acquisizioni in tempi brevissimi e risoluzione spaziale elevatissima comparabile con una coronarografia. Dall’installazione sono già state eseguite circa 350 cardioTC. Consente, inoltre, in casi selezionati, di eseguire valutazioni sulla differenziazione dei materiali utilizzando l’emergente tecnologia della spectral Ct con doppia energia oltre, ovviamente, alle altre consolidate prestazioni di Tc convenzionali.
L’apparecchiatura installata nei locali della Radiodiagnostica di Pronto Soccorso (Ge Revolution Evo) invece, è stata configurata per questo servizio con elevate prestazioni per esami in urgenza/emergenza e possibilità di centratura del Paziente dalla consolle del Tsrm attraverso un sistema di telecamere dedicate; ciò consente la gestione anche di Pazienti con sospetta patologia infettiva (tipo Covid-19) senza che gli operatori siano a stretto contatto con il Paziente stesso, riducendo notevolmente il rischio infettivo. «La sostituzione delle due apparecchiature è stata realizzata in appena 7 settimane con uno sforzo tecnico, amministrativo e logistico straordinario per ridurre al minimo gli eventuali disagi alla popolazione» sottolinea nella nota la Regione.
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