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Lite in casa tra coniugi:
ritirate le armi da caccia al marito

ANCONA - Le Volanti sono intervenute dopo la chiamata fatta al 112 da parte della donna. Riportata la calma, i poliziotti hanno preso i fucili in via cautelare

Una volante della polizia (Archivio)

Ha chiamato il 112 dicendo che si trovava in casa e che stava litigando con il marito che la stava inoltre minacciando.
Intervenute immediatamente sul posto le Volanti gli agenti, entrati nell’appartamento, hanno trovato i due coniugi 70enni, entrambi in stato di agitazione.
Fatti calmare gli animi, i due hanno raccontato ai poliziotti di essere sposati da diversi anni ma di non andare più d’accordo a seguito dei continui litigi che scoppiavano ogni volta per motivi di gelosia. In tutto ciò, la donna non si capacitava di questa motivazione che, a suo dire, era solo una fissazione mentale del marito.
Ricostruendo la vicenda appena accaduta, è emerso che l’uomo l’aveva insultata e minacciata. Identificato, è emerso che era regolarmente in possesso anche di alcune armi da caccia.
Data la situazione, i poliziotti hanno proceduto ad effettuare il ritiro cautelare delle armi al fine di verificare se il 70enne fosse in possesso ancora dei requisiti psicofisici.
Oltre alle armi, è stata ritirata anche la sua licenza per il porto di fucile a uso caccia.
Successivamente, nonostante la situazione fosse tornata tranquilla, i poliziotti hanno voluto contattare i famigliari dei coniugi poiché la donna ha riferito che, momentaneamente, avrebbe preferito andare a casa del fratello.

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