di Antonio Bomba
Opere pubbliche ad Ancona. Nel 2022 il Comune ha affidato lavori per 59 milioni di euro.
A spiegarlo è stato l’assessore al bilancio Ida Simonella nella sala consiliare di palazzo del Popolo, in una conferenza stampa indetta per fare il punto sulla situazione dei lavori e sui fondi Pnrr ottenuti. Assieme a lei, il sindaco Valeria Mancinelli, l’assessore ai lavori pubblici Paolo Manarini, quello alle manutenzioni Stefano Foresi. E poi l’assessore allo sport Andrea Guidotti e quello alla pubblica istruzione Tiziana Borini. Presente anche il dirigente Giorgio Foglia indicato come figura chiave per i successi sin qui conseguiti in tema di assegnazione fondi.
La situazione relativa all’assegnazione dei fondi Programma Nazionale Ripresa e Resilienza è tutta un divenire mano a mano che si vincono i bandi presentati. La fotografia attuale è tuttavia questa: dei 59 milioni destinati alle opere pubbliche, 39 saranno finanziati dal Pnrr, e 20 da altri fondi ministeriali o da mutui accesi dal comune.
Le destinazioni sono già note. Si va dai mercati delle Erbe e di piazza d’Armi all’efficientamento energetico dei teatri, per passare al tiro a segno e alla pista per gli skaters, solo per citarne alcuni. Tanti anche gli investimenti per migliorare o costruire da zero le scuole.
Il termine ultimo per completare i lavori finanziati dal Pnrr è il 2026, pena la restituzione dei soldi ottenuti. Le difficoltà? Il continuo incremento dei prezzi e i tempi molto stretti da rispettare. Un’impresa difficile, di cui la Giunta è ben conscia. Non è ammesso alcun passo falso ma, per bocca del sindaco, al momento è tutto in «perfetta linea con la cronologia richiesta dal Pnrr».
Controllo della governance dei lavori e saper portare a terra i finanziamenti ottenuti sono i due temi chiave su cui Mancinelli e Simonella hanno insistito più volte e su cui si è puntato e si punterà per il successo finale.
«Quella odierna – inizia così a parlare l’assessore al bilancio – è una rendicontazione periodica. Il dirigente Giorgio Foglia ha affidato lavori nel 2022 per 59 milioni di euro. Con ciò significa che sono state fatte le procedure di gara, di diverso tipo e a differenti livelli. C’è una componente forte legata al mondo del Pnrr, 39 milioni soltanto di quelli. 20 milioni passano invece fuori da queste procedure. Molti affidamenti sono poi passati al Pnrr anche se erano iniziate con altra tipologia di finanziamenti. Faccio l’esempio dei teatri. I lavori sono stati affidati a fine 2022 e si concluderanno a fine 2023. Ci siamo impegnati ben oltre il limite stabilito dal Pnrr. Così una parte cospicua della spesa spetta ancora al Comune perché c’è di mezzo il piano di efficientamento energetico che darà i suoi frutti nel lungo periodo, risparmiando in consumi energetici. Questa è una di quelle politiche che accompagneranno questa città negli anni che verranno».
Simonella non nasconde le difficoltà a cui stanno andando incontro: «I tempi sono contingentati. Per accelerare innanzitutto sono stati fatti redigere accordi quadro per le progettazioni. Ciò significa che, tramite apposita gara, si vanno a individuare le potenziali aziende e i loro progetti prima. Poi, se i finanziamenti sono arrivati, le abbiamo contrattualizzate. Adesso stiamo facendo la stessa cosa, l’accordo quadro, per la realizzazione delle opere. Il bando scadrà il 31 di questo mese. Sono 12 distinti lotti. Nel momento in cui avremo a disposizione i progetti definitivi saremo in grado di affrontare subito i lavori. Abbiamo lavorato per comprimere al massimo le procedure organizzative».
A sostegno della tesi di Simonella prende la parola Foglia: «Anticipando i tempi delle procedure procedure risparmiamo minimo 5 mesi, più i 4-5 delle progettazioni».
Poi l’assessore al bilancio continua a spiegare che «Altra cosa, è una nostra scelta organizzativa, abbiamo spezzato il progetto. Il primo blocco è differente dal secondo. Perché abbiamo fatto la scelta di mantenere il controllo della governance per limitare il più possibile i rischi e mantenere il controllo dei lavori per una pura finalità di tipo pubblico. La ditta avrebbe teso a massimizzare la qualità del progetto. Noi per massimizzare tutto abbiamo cercato di tenere tutto sotto il nostro controllo per ridurre al massimo i tempi di realizzazione».
Paolo Manarini assessore ai lavori pubblici sottolinea la qualità delle risorse lavorative comunali: «È un momento che va a consacrare il lavoro svolto nel 2022 con grande capacità degli uffici comunali che hanno saputo dare soluzioni adeguate ai progetti ai quali l’amministrazione aspirava. Perché quando i tempi sono così stretti e così impegnativi che richiedevano soluzioni di percorso speciali. Significa che abbiamo adottato tutte quelle possibilità che ci davano il codice dei contratti per arrivare a rispettare i termini per partecipare ai bandi. Abbiamo partecipato a 41 gare di appalto. Il numero è significativo. Tenete conto che quando si arriva a gara è già stato fatto un percorso di reperimento risorse interne e esterne. L’organizzazione degli uffici tecnici e amministrativi è stata valida. Siamo soddisfatti di dove siamo arrivati perché abbiamo le risorse e avviato le gare per iniziare questi lavori».
Simonella riprende la parola per segnalare la seconda grande difficoltà: «È un momento complesso per i costi delle opere che comporta la continua necessità di adeguarle ai prezzi correnti. Occorre integrare i fondi nazionali e non è un’operazione facile né automatica. Ma ripeto, è importante governare il processo per ridurre tutti i rischi».
Il 31 gennaio come detto verranno aperte le buste per l’assegnazione di 12 lotti finanziati al Pnrr comprendenti, tra le altre cose, Pala Veneto, le scuole Tombari alle Palombare e la mensa delle Ungaretti a Candia, i filobus elettrici e molti altri. Altri dettagli: Per il 31 maggio occorrerà iniziare le opere di edilizia scolastica, entro il 30 luglio le opere di edilizia sportiva mentre il 31 marzo è previsto l’inizio delle altre costruzioni.
Valeria Mancinelli: «A oggi siamo dentro i tempi del Pnrr. E siccome la preoccupazione più grande in tutta Italia è questa, oltre ai prezzi, non è poco. Il governo sta provando a trattare con la commissione europea proprio su queste due cose, ma per adesso ci siamo, li stiamo rispettando e non solo formalmente». Poi «Dopo aver acquisito i fondi occorre riuscire a metterli a terra il che non è affatto scontato né automatico. Serve una macchina che funzioni, la struttura funzionale. Poi serve un manico, cioè l’amministrazione, che la sappia far funzionare altrimenti tutto rimane su carta. È un piano di investimenti che non si vedeva dal piano Marshall».
«Il merito di tutto – conclude il sindaco – è di questa persona qua, Giorgio Foglia».
Tutto ciò porterà a dover modificare il programma triennale delle opere pubbliche. Quello nuovo è già stato approvato questa mattina in consiglio di giunta. Lunedì è atteso il sì definitivo da parte del consiglio comunale.
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