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Ordinanza anti alcol, Rubini:
«Persegue una logica repressiva»

ANCONA - A sostenerlo è il candidato sindaco, consigliere uscente di Aic che ribadisce come l'atto adotti «misure inutili e dannose che continueranno a desertificare la città, disincentivare gli investimenti e costringere i giovani ad allontanarsi»

Francesco Rubini

 

La nuova ordinanza anti alcolici adottata per il comune di Ancona «persegue la logica repressiva e securitaria della giunta Manicinelli – Simonella». E’ il punto di vista di Francesco Rubini, candidato sindaco per Ancona dopo il rinnovo con aluni aggiornamenti dell’ordinanza firmata dal sindaco Valeria Mancinelli per frenare la mala-movida e gli abusi etilici. Il consigliere comunale uscente di Aic ritiene che l’atto riproponga come i precedenti «misure inutili e dannose che continueranno a desertificare la città, disincentivare gli investimenti e costringere i giovani ad allontanarsi. Quello che servirebbe sarebbe piuttosto un piano straordinario per l’aggregazione giovanile, gli eventi, gli spazi sociali, la cultura e il divertimento notturno. Evidentemente non potrà essere la candidata del centrosinistra a permettere questa cambio di passo» conclude Rubini nel suo comunicato.

 

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