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Diritto al divertimento in sicurezza,
la Regione approva la proposta di legge
E dice no al cibo sintetico

L'ASSEMBLEA legislativa regionale ha dato il via libera a un testo da inviare alle Camere: previsti assicurazioni per responsabilità civile obbligatorie nei locali e l'istituzione di una giornata nazionale. L'obiettivo è far sì che non si ripeta la tragedia della Lanterna Azzurra di Corinaldo. Ok anche alla risoluzione contro il nutriscore

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La Lanterna Azzurra, teatro della tragedia di Corinaldo

di Francesca Pasquali

Assicurazioni per responsabilità civile obbligatorie e una giornata, l’8 dicembre, per celebrare il diritto al divertimento in sicurezza. Sono i capisaldi della proposta di legge rivolta alle Camere approvata all’unanimità nel primo pomeriggio di oggi dal Consiglio regionale. Condiviso da tutti i gruppi consiliari, il testo è stato presentato dalla capogruppo di Forza Italia, Jessica Marcozzi.

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Jessica Marcozzi oggi in aula

Tre gli articoli da cui è composto. Il primo comma del primo stabilisce l’obbligo per tutti i locali di intrattenimento, come sale da ballo e discoteche, di stipulare un contratto di assicurazione per responsabilità civile. Che, precisa il secondo comma, dovrà riguardare eventuali danni sia all’interno dei locali sia nelle relative pertinenze. «L’obiettivo – ha spiegato Marcozzi – è far sì che i gestori assumano tutte le iniziative atte a prevenire qualsiasi incidente, oltre alle procedure già previste». Il secondo articolo introduce l’istituzione della Giornata nazionale per il diritto al divertimento in sicurezza e fissa la data all’8 dicembre. Il terzo articolo stabilisce la cosiddetta invarianza finanziaria, cioè che l’applicazione della legge non dovrà avere costi per lo Stato.

Una proposta di legge, quella approvata oggi, nata dopo la tragedia della Lanterna Azzurra di Corinaldo, costata la vita, nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018, a cinque ragazzi e a una donna di 39 anni. Un primo atto in questa direzione la Regione l’aveva compiuto nell’agosto 2021 con l’approvazione all’unanimità della legge n. 20 che ha istituito la Giornata regionale per il diritto al divertimento in sicurezza, che si è tenuta per la prima volta lo scorso 8 dicembre a Fano e a Senigallia. La volontà di far diventare la giornata nazionale e di inglobarla in una proposta da portare sui banchi delle Camere si è concretizzata dopo alcuni incontri con il Co.ge.u. (Comitato genitori unitario), nato dopo i fatti di Corinaldo.

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Luca Santarelli

Quando «un giorno di festa si è trasformato in una tragedia che non sarebbe dovuta succedere, che non può più accadere e che ha lasciato il segno non solo nella nostra comunità provinciale e regionale», ha detto nel suo intervento il capogruppo di Fratelli d’Italia, Carlo Ciccioli. Per il quale «questa iniziativa condivisa da tutti noi vuole essere un appello a livello nazionale a non abbassare mai la guardia».  Quella sera, alla Lanterna Azzurra, avrebbero dovuto esserci anche i figli di Luca Santarelli. Se non c’erano – ha fatto sapere il capogruppo di Rinasci Marche – è stato solo per un caso. «Ma c’erano tanti dei nostri ragazzi. Ragazzi che hanno il diritto di frequentare luoghi sicuri», ha aggiunto Santarelli, sottolineando «l’importanza di educare i nostri giovani alla cultura della sicurezza».

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Carlo Ciccioli

Sempre nel primo pomeriggio di oggi, il Consiglio regionale ha approvato una risoluzione contro il cibo sintetico e il “nutriscore”, le etichette che contrassegnano i cibi con delle lettere, in base ai valori nutrizionali. La risoluzione ha riunito due mozioni sullo stesso tema, una della Lega, l’altra di Fratelli d’Italia. «Un documento molto più politico e ideologico di quello che appare in superficie, che persegue l’ideologia della natura», ha spiegato Ciccioli, primo firmatario di una delle due mozioni. Per il capogruppo di Fratelli d’Italia, «i cibi prodotti naturalmente hanno una loro intelligenza rispetto alle manipolazioni» e «ciò che la natura fa è la prima scelta, in termini di cibo, di comportamenti umani, di procreazione, di tutto». Quanto al “nutriscore”, per Ciccioli «è inaccettabile un sistema di etichettatura del tutto abusivo che va a privilegiare alcuni aspetti di industria rispetto alla produzione naturale e che sanziona cibi che hanno una storia e un’intelligenza naturale e non artificiale».

La prima parte del Consiglio regionale, in seduta aperta, è stata dedicata al Giorno del Ricordo, con interventi in memoria delle vittime delle foibe e la presentazione dei lavori degli studenti marchigiani che hanno partecipato al concorso nazionale “Amate sponde”.

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