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Spese facili, 16 prescrizioni
per ex consiglieri regionali

CASO - Il processo al tribunale di Ancona prosegue per 39 imputati. Tra chi esce dal procedimento Fabio Pistarelli, Leonardo Lippi, Franco Capponi, Ottavio Brini (già assolti in appello per parte dei reati)

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Il palazzo della Regione

 

Spese facili in Regione, sedici prescrizioni al processo in cui restano ora imputate 39 ex consiglieri regionali, accusati di peculato. L’accusa, nel processo che è in corso al tribunale di Ancona, riguarda rimborsi per fatture non legate ad attività istituzionali. I fatti caduti in prescrizione sarebbero avvenuti dal 2008 al 2010. Ieri è arrivata l’archiviazione per Giuliano Brandoni, Antonio D’Isidoro, Roberto Giannotti, Leonardo Lippi, Katia Mammoli, Luigi Minardi, Fabio Pistarelli (attuale capo di Gabinetto della Regione), Cesare Procaccini, Franca Romagnoli, Vittoriano Solazzi, Franco Sordoni, Oriano Tiberi, Luigi Viventi e Roberto Zaffini. Prescrizione, per alcune delle contestazioni (mentre per altre c’era già stata l’assoluzione in appello dopo la condanna a due anni in primo grado) per il civitanovese Ottavio Brini e per il sindaco di Treia Franco Capponi. Il processo prosegue per gli altri 39 imputati. L’inchiesta era iniziata nel 2014 e aveva portato sotto accusa, in principio, 66 persone, tra ex consiglieri, ex collaboratori e ex addetti ai gruppi delle legislature nominate tra il 2008 e il 2012.

Il procedimento in tribunale era partito nell’estate del 2016. Per 5 persone che avevano scelto il rito abbreviato era arrivata l’assoluzione. Tra i cinque rientravano Gian Mario Spacca e Giacomo Bugaro che, dopo i ricorsi della Procura, erano stati condannati dalla Corte di Appello di Perugia ma la sentenza è stata annullata, di recente, dalla Cassazione che ha rinviato il procedimento a Firenze. Per gli altri 60 la procura aveva impugnato il proscioglimento portando il tutto in Cassazione che ha rimandato gli atti al tribunale di Ancona con conseguente riavvio del procedimento. Ne è scaturita una nuova udienza preliminare nel 2019: 55 rinvii a giudizio e 5 abbreviati. Con riti alternativi sono arrivate 4 condanne e un’assoluzione, per l’attuale governatore Francesco Acquaroli (ai tempi era un consigliere regionale). Le condanne sono state successivamente riformate, a settembre dello scorso anno, in Appello: assolti Adriana Mollaroli, Stefania Benatti e Giovanni Zinni, prescrizione per Lidio Rocchi. Sul procedimento in atto, la prossima udienza è stata fissata al 28 febbraio, per sentire dei testimoni.

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