facebook rss

‘Ribelli al confino’,
le persecuzioni fasciste in una mostra
per non dimenticare

ARTE - L'Anppia porta nella scuola superiore 'Podesti-Calzecchi Onesti' il dramma vissuto dagli antifascisti, tra testimonianze, documenti storici e graphic novel e tema

Gianluca Quacquarini, presidente per Ancona e le Marche dell’Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti

di Antonio Bomba

Fare memoria della nostra storia, oggi che nel mondo tanti regimi negano libertà e democrazia. È questo il senso della mostra itinerante ‘Ribelli al confino’ che sta facendo tappa alla scuola superiore ‘Podesti – Calzecchi Onesti’ di Ancona e Chiaravalle, organizzata dall’Anppia, l’Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti.

Ad Ancona la rappresentazione è iniziata il 22 febbraio e proseguirà fino al 2 marzo. Poi, dal 3 proseguirà a Chiaravalle per chiudersi il 10.

Fitto e variegato il calendario.

La mattina del 1 marzo ad Ancona, e il 6 marzo a Chiaravalle, saranno presenti Claudio Maderloni, figlio di un perseguitato politico antifascista,  accompagnato dal Presidente dell’Anppia federazione Ancona-Marche Gianluca Quacquarini, per illustrare mostra ai ragazzi delle quarte classi.

La locandina della mostra

Il 3 marzo è invece prevista la conferenza riservata alle classi quinte con lo storico dell’Anppia Anthony Santilli, responsabile del ‘Centro di ricerca e documentazione sul confino politico e la detenzione – Isole di Ventotene e Santo Stefano’.

La mostra si sviluppa su 16 roll up che attraverso una descrizione tematica intendono presentare i caratteri essenziali della storia del confino politico in Italia e consentirà a studenti, docenti e persone interessate di riscoprire una vicenda che ha colpito oltre 12mila italiani dissidenti, inviati sulle isole, spesso dopo essere stati in carcere, per le loro idee politiche differenti da quelle pretese dal regime fascista.

‘Stiamo portando in diversi luoghi questa mostra itinerante – dichiara il presidente Gianluca Quacquarini – perché vogliamo ricordare le sofferenze di chi, quasi un secolo fa, venne perseguitato in Italia dalla dittatura e sottolineare così l’importanza della libertà e della democrazia  nel mondo ancora oggi. Dall’Iran alla Russia, dall’Egitto alla Cina, tanti giovani vengono perseguitati e finiscono in galera, per non parlare dei casi di tortura e violenza, solo perché lottano per la libertà, ribellandosi a regimi illiberali. È importante – conclude Quacquarini – battersi per loro anche facendo memoria di quando i nostri antenati erano perseguitati solo perché la pensavano diversamente da chi governava’.

Claudio Maderloni, figlio di un perseguitato politico

Oltre ai soggetti e agli enti già citati, ‘Ribelli al confino’ vede il contributo della regione Lazio. Particolare attenzione è poi dedicata ad uno dei luoghi simbolo della memoria del Novecento, l’isola di Ventotene. Collegata alla mostra è la graphic novel dall’omonimo nome in quanto appositamente realizzata e corredata di un’appendice storica che intende stimolare la curiosità dei più giovani. Il soggetto è uno spin-off del romanzo, ambientato sull’isola di Ventotene all’epoca del confino, ‘La Macchina del Vento’ edito da Einaudi e scritto da Wu Ming 1. Sviluppo del soggetto, sceneggiatura e disegni sono di Maurizio Ribichini.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X