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I cimiteri di periferia cadono a pezzi,
Paolo Manarini: «Il Governo
non attiva lo stato di emergenza»

ANCONA - Durante un'interrogazione urgente posta dal consigliere comunale Arnaldo Ippoliti, l'assessore ai lavori pubblici ha lamentato la lentezza dello Stato a riconoscere la gravità della situazione a seguito del sisma di novembre scorso

di Antonio Bomba

Lapidi cadute a terra. Sgretolate e venute giù assieme a parte delle mura. Ovunque staccionate d’emergenza e zone interdette. È questa la grave situazione che si presenta nei cimiteri periferici di Candia, di Montesicuro e del Pinocchio dove, la già precaria situazione, è stata ancor di più compromessa dal terremoto di novembre scorso.

A portare il problema in consiglio comunale è stato stamane il consigliere Arnaldo Ippoliti di ‘60100’ durante le interrogazioni urgenti: «I cimiteri di Montesicuro, Candia e Pinocchio -sono in degrado. I residenti – è l’intervento del consigliere comunale – lamentano lo stato di profondo abbandono in cui versano. Dopo il terremoto del 2022 la situazione è peggiorata ma nulla è stato fatto. Ho verificato personalmente (Le foto che vedete nell’articolo sono tratte dal profilo Facebook di Ippoliti, ndr). Al Pinocchio avete messo dei bancali a terra per evitare l’accesso ma è comunque possibile farlo passando ai lati. Solo alcune aree sono state poste in sicurezza. A Montesicuro una parte è franata, una è stata lasciata lì con tutti i rischi del caso ma senza interdire la zona. A Candia i gradini di marmo sono completamente divelti. Come intendete intervenire?».

A rispondere è stato l’assessore ai lavori pubblici Paolo Manarini: «Il terremoto è un evento straordinario. Non è una cosa da poco. I sopralluoghi successivi  all’evento sismico hanno reso necessaria la messa in sicurezza di alcune aree, impedendo così l’ingresso o l’arrivo a determinati colombari. Abbiamo anche quantificato le cifre necessarie ai lavori, abbiamo fatto preventivi. Servono dai 160 ai 426mila euro solo per il ripristino e la messa in sicurezza, a seconda del colombario a cui si fa riferimento. Soprattutto – è sempre l’ingegnere a spiegare – abbiamo chiesto lo stato di emergenza. Lo abbiamo chiesto immediatamente ma ancora oggi non abbiamo avuto risposta dallo Stato. Nonostante abbiamo inviato schede, dati necessari e tutto ciò che serve».

Completamente insoddisfatto della risposta Ippoliti: «Assessore non può dirmi che è colpa del governo, a novembre c’eravate voi (il centrosinistra, ndr) al governo. Chi non ha rispetto per i defunti certamente non ha rispetto per chi è ancora in vita. La vostra condotta pertanto non mi stupisce. Lamento poi che non vi sia alcun dialogo del Sindaco con istituzioni come Stato e Regione. Il sindaco di Ancona è barricato nel suo fortino. Perché altrimenti avrebbe potuto benissimo aprire un tavolo di trattativa, dove si approntava questa tematica. La verità è che a oggi non è stato fatto niente. Ma io parlo anche di problemi di ordinaria amministrazione, non solo quelli ordinari. Sono stati segnalati più volte i problemi di questi cimiteri di periferia e invece ancora niente. Le periferie per voi non sono mai importanti».

 

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