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Accreditati i primi 96,7 milioni
per l’alluvione del Misa e Nevola
destinati a comuni, famiglie e imprese

FONDI - Il presidente della Regione, Francesco Acquaroli: «Si tratta della prima parte dei 400 milioni stanziati dal Governo. Consentiranno la ripartenza delle comunità colpite». Il vicecommissario Stefano Babini: «Un primo risultato che ci spinge a fare di più e meglio». L'erogazione verrà avviata entro pochi giorni

Il ponte Garibaldi dopo l’alluvione (Archivio)

Le comunità colpite dall’alluvione dei fiumi Misa e Nevola, avvenuta nella notte tra il 15 e il 16 settembre scorso, potranno finalmente ripartire.
Il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, ha infatti annunciato che «Sono stati accreditati dal Mef i primi 96,7 milioni destinati a Comuni, famiglie e imprese duramente toccati dalla calamità devastante dello scorso settembre».

Il Governatore, commissario per l’emergenza alluvione, ha quindi aggiunto che «si tratta della prima parte dei 400 milioni stanziati dal Governo, che consentiranno la ripartenza di queste comunità colpite. Voglio di nuovo ringraziare il Governo Meloni – ha sottolineato -, e tutte le forze politiche che lo sostengono, per aver compreso la gravità della situazione e per metterci così nelle condizioni di poter dare anche una prima risposta strutturale ad una problematica annosa, relativa alla messa in sicurezza di questo territorio particolarmente fragile».

Francesco Acquaroli

Il Mef ha infatti accreditato sulla contabilità speciale del Commissario, «la somma di 96,7 milioni di euro – fa sapere la Regione -, dopo che il Dipartimento di Protezione civile ha approvato gli ulteriori stralci dei piani degli interventi urgenti trasmessi dal Vice Commissario».
E’ dunque un’anticipazione importante dei primi 200 milioni di euro stanziati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri nel 2022, a fronte del totale dei 400 milioni programmati per l’alluvione nel triennio 2022-2024. «Un importante risultato – viene aggiunto – a fronte di uno stanziamento mai accaduto in passato per una calamità distruttiva come quella che ha colpito le Marche, una risposta immediata e concreta al territorio devastato».

Stefano Babini

Il vicecommissario Stefano Babini ha rimarcato il fatto di come questo sia «Un primo risultato che ci spinge a fare di più e meglio, che dimostra che ci sono anche altri modi di affrontare le emergenze. I sostegni economici alle famiglie ed alle imprese possono contribuire, anche se al momento sono limitati, per far ripartire una parte dell’economia dei comuni delle aree interne, dove sono presenti tra l’altro molte piccole attività commerciali ed imprenditoriali».
I fondi accreditati serviranno per quattro step: ristorare per intero i Comuni per le spese sostenute per l’emergenza (opere ed interventi di somma urgenza, erogazione dei Cas e così via; erogare ai privati e alle imprese le prime misure di sostegno economico (5mila euro e 20mila euro. Questa anticipazione, che da sola vale circa 24.000.000 di euro, prevista dall’Ordinanza 922/2022 non esaurisce la partita dei ristori; avviare le opere più urgenti per ripristinare i tratti danneggiati delle reti acquedottistiche e fognarie dei comuni del Pesarese in modo da prevenire criticità igienico sanitarie in vista della stagione estiva e dell’incremento dei residenti; realizzare alcune opere infrastrutturali importanti quali ponti e tratti stradali danneggiati avviandone la progettazione.
La struttura del Vice Commissario ha predisposto i decreti di liquidazione, e l’erogazione delle somme sarà avviata nel giro di pochi giorni.

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