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La Regione cambia lo statuto,
arriva il sottosegretario alla presidenza

NUOVA FIGURA istituzionale che affiancherà il governatore. Il gruppo assembleare del Pd: «Faremo immediato ricorso al governo affinché impugni il provvedimento e confidiamo anche che la Corte dei Conti ponga d’ufficio il tema della sua dubbia legittimità costituzionale»

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Il governatore Francesco Acquaroli

 

Riforma in Regione, la maggioranza dà il via libera alla proposta di legge che prevede di inserire nello Statuto la possibilità di nominare un sottosegretario alla Presidenza della Giunta, di cui si sono già dotate altre Regioni. L’atto, ad iniziativa di quest’ultima, aveva già ottenuto il parere positivo lo scorso 6 dicembre ma, come previsto dalla Costituzione, lo stesso Statuto può essere modificato dal Consiglio solo con legge approvata a maggioranza assoluta dei suoi componenti e con due deliberazioni successive adottate ad intervallo non minore di due mesi. Nello specifico, il sottosegretario sarà chiamato a coadiuvare il presidente della Giunta nello svolgimento dei compiti contemplati dal suo mandato. Tra le attività previste: partecipare, senza diritto di voto, alle sedute dell’esecutivo, seguire su incarico del presidente questioni specifiche anche attraverso la presenza a incontri e tavoli istituzionali, rispondere su delega alle interrogazioni nel corso delle sedute dell’Assemblea legislativa. Il sottosegretario potrà essere scelto anche al di fuori dei componenti dell’Assemblea legislativa. Nel caso in cui il Sottosegretario sia nominato tra i consiglieri regionali, allo stesso non spetterà alcuna indennità aggiuntiva.

Nella proposta di legge, all’articolo 1, si prevede altresì che il presidente della Giunta possa delegare specifiche attività ai singoli consiglieri regionali. Prevista la partecipazione alle sedute di Giunta, sempre senza diritto di voto, ove si discuta di questioni attinenti alle medesime attività delegate.

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Carlo Ciccioli

In aula la proposta è stata illustrata da Carlo Ciccioli (FdI) per la maggioranza e Fabrizio Cesetti (Pd) per l’opposizione. Il capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale si esprime così in merito alla votazione odierna: «Attraverso questa modifica alla Statuto della Regione si introduce anche nelle Marche una importante figura per poter supportare, concretamente, l’attività del Presidente e del Governo regionale. Il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, già presente in alcuni statuti regionali (Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia, Molise e, più di recente, Toscana), rappresenta un ideale completamento dello staff del Presidente, consentendo a quest’ultimo di poter essere coadiuvato nello svolgimento dei compiti inerenti al suo mandato.

Una figura che, considerando la riduzione del numero degli assessori da 8 a 6, ha determinato una concentrazione di deleghe con l’assegnazione agli attuali Assessori di un numero pari a 11 o 12 competenze che, di fatto, complica oggettivamente l’essere sempre puntuali nel seguire tutti gli ambiti, è assolutamente necessaria. La presenza di un Sottosegretario, infatti, va a supplire questa situazione. Una Legge istituzionale, emendata con le opposizioni, per renderla oggettiva e, per l’appunto, istituzionale. Questa deliberazione statutaria stabilisce che il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale può essere scelto anche al di fuori dei componenti del Consiglio-Assemblea legislativa regionale. Nel caso in cui il Sottosegretario sia nominato tra i consiglieri regionali, allo stesso non spetta alcuna indennità aggiuntiva rispetto a quella già percepita in qualità di consigliere regionale. Si prevede, ancora, la possibilità di assegnare alcune deleghe specifiche ai consiglieri regionali (Consigliere delegato) che rappresenta l’introduzione di un’altra novità che può consentire maggiore efficienza nell’attività politica-amministrativa. Sono certo che non sfuggirà a nessuno l’importanza di questa modifica allo Statuto che contribuirà in modo determinante a rendere maggiormente efficiente e funzionante l’Esecutivo della Regione Marche».

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Il gruppo Pd in Consiglio regionale

Il gruppo assembleare del Partito Democratico commenta l’approvazione in seconda lettura della modifica alla legge statutaria n. 1 dell’8 marzo 2005. «Lo avevamo detto in occasione della votazione in prima lettura e lo ribadiamo oggi che la modifica allo Statuto della Regione Marche che introduce la figura del sottosegretario alla presidenza della giunta regionale è stata approvata definitivamente: il centrodestra marchigiano continua a sprecare fiumi di denaro pubblico nella creazione di ruoli e incarichi, tra l’altro particolarmente remunerativi, con il solo scopo di gratificare la pletora di candidati che alle scorse elezioni regionali non sono riusciti a essere eletti in consiglio». Spiegano i dem: «La modifica apportata prevede che il sottosegretario possa essere scelto anche al di fuori dei componenti del consiglio regionale con attribuzione di relativa indennità e collaboratori. Una scelta profondamente sbagliata che, aggirando la legislazione nazionale in materia di riduzione del numero degli assessori regionali e delle relative indennità, si pone in contrasto con le normative vigenti in materia di contenimento della spesa pubblica e con le stesse disposizioni costituzionali. Per questo motivo faremo immediato ricorso al governo affinché impugni il provvedimento e confidiamo anche che la Corte dei Conti ponga d’ufficio il tema della sua dubbia legittimità costituzionale nel giudizio di parificazione dei rendiconti regionali».

Il gruppo assembleare del Partito Democratico conclude nella nota: «Molto grave è il fatto che nell’ambito del dibattito consiliare la maggioranza abbia bocciato un nostro emendamento che prevedeva la nomina del sottosegretario tra i consiglieri regionali. Ciò avrebbe consentito un significativo risparmio, poiché percependo già l’indennità derivante dalla sua carica, qualsiasi consigliere avrebbe svolto la funzione di sottosegretario senza ulteriori aggravi di spesa. Scegliendo invece una figura fuori dall’Assemblea, la giunta regionale sarà obbligata a stanziare in bilancio le risorse necessarie a coprire sia il compenso per il sottosegretario, sia per gli stipendi del personale che saranno posti a servizio nei suoi uffici di diretta collaborazione».

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