Per le Comunali di maggio a Falconara ‘Cittadini in Comune-Falconara Bene Comune’ e ‘SiAmo Falconara -Sinistra in Comune’ si presenteranno unite in un’unica lista ‘Cittadini in Comune’ nella coalizione di centrosinistra e a sostegno della candidata sindaco Annavittoria Banzi. Nel 2018 glio attivisti avevano supportato la candidatura di Loris Calcina. Per questa tornata elettorale è prevalsa la logica di unire le forze per vincere la competizione.
«SiAmo Falconara – Sinistra in Comune è stato un progetto civico nato tra il 2017 e il 2018 con l’idea di un’alleanza con Cittadini in Comune-Falconara Bene Comune. – ricorda il portavoce di SiAmo Falconara – Sinistra in Comune, Mattia Sangiuliano – Nonostante il risultato ottenuto nel 2018 la lista non superò la soglia di sbarramento. La lista CiC-Fbc invece riuscì a riconfermare un consigliere, forte delle sue 1200 preferenze. Da giugno 2018 abbiamo lavorato sostenendo il consigliere eletto. Nel 2018 pesò una persistente divisione nel panorama della sinistra: una seconda lista di sinistra presentò un proprio candidato sindaco. Non si riuscì a creare una lista unitaria, facendo pesare differenze che avremmo dovuto accantonare. In un’ottica di razionalizzazione delle risorse e delle energie, per non creare doppioni di un’esperienza così simile alla precedente e al fine di non creare divisioni e rischi di erronee attribuzioni dei voti abbiamo deciso di non presentare il nostro simbolo per questa tornata elettorale. Una decisione sofferta ma necessaria. Alcuni candidati del 2018 riproporranno la propria candidatura per queste elezioni all’interno della lista CiC-Fbc, nell’ottica del rafforzamento e non della scissione. Insieme siamo più forti e a maggio lo dimostreremo».
L’apporto che SiAmo Falconara – Sinistra in Comune sta dando all’interno del nuovo scenario elettorale è concreto, fa osservare Mattia Sangiuliano. «Stiamo lavorando a un programma congiunto, per una Falconara migliore. – spiega – La nostra priorità sono i servizi sociali. Due anni di pandemia e una guerra ai confini dell’Europa hanno accelerato un processo disgregativo tremendo per la nostra comunità. Dobbiamo assolutamente ripartire da un nuovo concetto di integrazione: dobbiamo superare l’attuale emergenza sociale rendendo possibile una re-integrazione di tutte le persone che sono state escluse. Dobbiamo sovvertire le priorità: le persone sono il cuore della nostra agenda politica. Ci sono molti problemi che un’amministrazione comunale deve riportare al centro di una imprescindibile giustizia sociale: anziani soli e senza supporto di familiari, la disoccupazione frutto della feroce crisi che sta colpendo il nostro paese, le molte ragazze e ragazzi Neet (la popolazione tra i 15 e i 29 anni che non è né occupata né inserita in un percorso di istruzione o di formazione) che nella provincia di Ancona – nel 2021 – sono il 20,10% dei giovani, per non parlare delle ragazze e dei ragazzi falconaresi che non hanno un ritrovo fisico in cui poter esprimere il proprio potenziale; e infine i residenti stranieri che superano il 10% della popolazione, tra cui vi sono anche rifugiati dall’Afghanistan e dalla Somalia, per non parlare degli altri immigrati e delle relative famiglie. Queste sono alcune delle priorità che devono essere messe di nuovo al centro di una politica sociale attiva. All’interno di questo perimetro ci stiamo già impegnando direttamente nella redazione del programma della nuova amministrazione sul tema dei servizi sociali. Non cederemo di un millimetro di fronte a questi problemi. Questo è il nostro impegno» chiude il comunicato.
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