di Antonio Bomba
Terzo polo anconetano addio. Il primo partito politico ad annunciare ufficialmente il rompete le righe è il Movimento 5 Stelle che, con ogni probabilità, anticipa di qualche ora Altra Idea di Città che per le 12 ha convocato una conferenza stampa nella propria sede di piazza Medaglie d’Oro.
«Qualità dell’ambiente -si legge nel comunicato inviato dal m5s Marche-, proposte innovative, un nuovo rilancio economico, culturale e sociale per Ancona: questi sono stati i temi del confronto tra Altra idea di città, qualificate figure civiche, Verdi e Movimento 5 Stelle nel tavolo per offrire alla città il reale cambiamento, sulla base di un programma condiviso e nella ricerca di un candidato sindaco ancora più aggregativo, per costituire una coalizione competitiva per le prossime elezioni comunali. L’altra colonna indispensabile per concretizzare questo progetto era la necessità percepita da molti e rafforzata da diversi appelli pubblici, di una netta discontinuità, di un reale cambiamento per uscire dalle logiche clientelari e dalle solite consorterie, associate invece da molti alla compagine che rappresenta l’amministrazione uscente, divisiva già dal
percorso delle primarie, che di fatto ha bocciato queste scelte anche sul piano comunale, regionale e nazionale. Come forze che condividono valori sociali, ambientali, progressisti non c’è possibilità di condivisione a ‘destra’, considerati gli imbarazzanti fallimenti delle politiche regionali, drammaticamente confermati dai primi giorni 100 giorni del governo Meloni a livello nazionale. Per questo – prosegue il comunicato -, fuori dalla logica delle ‘poltrone da spartire’, abbiamo aperto le porte al mondo civico cittadino, senza mai fare nomi diretti, seppur ventilati dalle cronache, nel doveroso rispetto per i nostri interlocutori. Non possiamo che ringraziare chi ha interloquito con noi, confermando il nostro comune intento che parte proprio dal dialogo, diversamente da chi non si è mai reso disponibile ad un confronto ‘per Ancona’ in una coalizione ‘larga’ e maggiormente inclusiva. Tuttavia, seppur per diverse ragioni e consapevoli di quanto fosse difficile il compito che abbiamo provato a svolgere, oggi – qua si va nello specifico – dobbiamo riferire di non aver trovato le condizioni per una proposta concreta e realmente competitiva, capace di far scattare quel coraggio e quell’entusiasmo per mettersi in gioco come polo ambientalista e progressista. Restiamo in contatto con le altre forze politiche che ci hanno accompagnato in questo percorso e con la città, consapevoli però che l’imminenza della scadenza elettorale porterà ogni forza politica a fare le sue valutazioni per decidere come proseguire il percorso che porta alle amministrative di maggio. Proposte che saranno comunque un riferimento per chi cerca una politica estranea alle logiche di spartizione sulla pelle dei cittadini. Rinnoviamo il ringraziamento a chi si è reso disponibile per sedersi al tavolo per costruire ponti e momenti di confronto sincero, era doveroso perlomeno provarci, e auguriamo a tutti buon lavoro».
E così il Movimento 5 Stelle correrà alle elezioni comunali del 14 e 15 maggio con Andrea Vecchietti come candidato sindaco. Come annunciato già da settimane, sarà l’attuale capogruppo in consiglio comunale a concorrere alla carica di primo cittadino di Ancona per il partito fondato da Grillo e Casaleggio. Assieme a loro, in coalizione, ci sarà certamente la lista civica che ha anche partecipato al tavolo delle trattative con gli altri partiti nelle ultime settimane. Altra Idea di Città invece avrà come candidato Francesco Rubini mentre gli ex Verdi, oggi Europa Verde, proporranno Roberto Rubegni.
Da un’idea che vede il copyright di Rubini sin dals ettembre scorso, tutti quanti per mesi hanno cercato di trovare una quadra e formare una coalizione da contrapporre al centrosinistra e al centrodestra con l’obiettivo di raggiungere il secondo turno e vincere al ballottaggio. E se l’intesa sui programmi è stata trovata con estrema semplicità, la stessa cosa non può dirsi per il nome del candidato sindaco unitario e condiviso. Una figura che per tutti avrebbe dovuto essere di spicco e proveniente dalla società civile, in grado oltre che di accettare il programma dei partiti anche di riconoscersi negli ideali e nei valori dell’attuale sinistra. Ed è qua che mano a mano si è arenato tutto. Tra veti incrociati e preferenze differenti sono stati proposti ma bruciati nell’ordine l’ex rettore dell’Univpm Sauro Longhi e il professore e avvocato di diritto Antonio Di Stasi. Quando tutto sembrava già finito, negli ultimi giorni, è improvvisamente comparso il nome di Andrea Nobili, ex Ombudsman delle Marche. Ma ieri l’avvocato ha anch’egli ringraziato tutti e si è tirato fuori, ritenendo il suo schieramento politico ideale il centrosinistra allargato.
Il no di Nobili è stato il colpo di scure finale a tutte le ambizioni della coalizione. Niente da fare. È andata così. Non è però da escludere che alcuni dei partiti protagonisti di questa vicenda possano comunque trovare un’intesa senza altre parti della coalizione tentata. Staremo a vedere.
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