di Antonio Bomba
Un programma esteso e stilato punto per punto. L’entusiasmo tipico della migliore gioventù e tanta voglia di fare e bene per la propria città.
Si sono presentati così ieri i ragazzi di ‘Ripartiamo dai giovani’ nella stanza della fondazione ‘Il Samaritano’ a Posatora. La loro lista, politicamente eterogenea e dunque completamente indipendente, parteciperà anche lei alle prossime elezioni comunali del 14 e 15 maggio, con il proprio coordinatore Marco Battino come candidato sindaco. Il nome del progetto dice già tutto: gli appartenenti sono tutti under 30 il cui intento è «Ripartire dai giovani, troppo spesso trascurati, per poi risolvere tutti gli altri problemi che ha la città».
«Speriamo di vincere – spiega Battino, 22 anni, laureato in economia e Commercio – ma non dovesse accadere le nostre idee sono comunque a disposizione di tutti».
Il programma vede al primo punto «Il lavoro. È ciò da cui partire perché senza di esso non vi sarebbero nemmeno i soldi per far girare l’economia. Particolare attenzione verrà posta ai mestieri storici e artigianali del porto e della cantieristica, ma anche ai giovani imprenditori. Pensiamo infatti ad uno sportello che li guidi nello sbrigamento delle pratiche burocratiche qualora si decida di aprire un’attività in proprio. E tutto ciò passa anche dal recupero degli spazi al momento inutilizzati come i chioschi di piazza Cavour e l’ex Mutilatini di corso Stamira». Battino passa poi a spiegare che «Ancona non è valorizzata e tantomeno conosciuta come meta turistica. Occorre promuoverla meglio e ‘brandizzarla’. Serve trattenere i crocieristi che sbarcano e, dopo aver riqualificato musei e luoghi storici come l’anfiteatro romano, creare un percorso storico-archeologico da far visitare e conoscere a tutti. A tal proposito però diciamo no al banchinamento del molo Clementino». E poi «Importante sarà anche riproporre grandi eventi sportivi e puntare sul turismo enograstronomico» e, sempre per i giovani «Un occhio particolare sarà posto sull’educazione da intendere come concetto esteso e nel recupero di scuole importanti come le ‘Domenico Savio’». La descrizione di un ambizioso progetto: «Far diventare Marina Dorica una cittadella dello sport e Palombina un polo per gli sport su sabbia» e infine «Inutile nascondere i problemi, pensiamo ad una polizia locale che sia di supporto a carabinieri e polizia nei controlli e poi il mercato delle Erbe va ripensato e riqualificato. Idem villa Beer».
Sul tema della salute Adriano Massaccesi spiega invece che «Svilupperemo campagne di prevenzione delle malattie, promuoveremo il corretto uso del defibrillatore per tutta la cittadinanza e faremo delle campagne per il buon cibo, senza trascurare il potenziamento della medicina territoriale».
Francesco Andreani: «L’anfiteatro romano è il segno di come l’Ancona antica sia stata completamente dimenticata. Sogniamo di riaprirlo per cittadinanza e turisti per ospitarvi eventi. Anche il parco del Cardeto è pieno di punti di interesse, pensiamo di riqualificarlo e tenerlo in ordine, non con l’erba alta che spesso si vede attualmente». Poi l’idea: «Creeremo una app che spieghi la storia della città via per via».
Francesco Itto: «Ancona ha pochi eventi ricreativi. Eppure riteniamo che la presenza dell’università e dei suoi studenti va ‘sfruttata’. E gli eventi vanno organizzati in varie parti della città e della periferia, non nelle solite location».
Alla fine tanti complimenti e applausi per tutti da parte dei presenti. Il coraggio e le iniziative spontanee vanno sempre premiate. Giusto così.
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