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Daniele Silvetti, centrodestra:
«I dieci anni di giunta Mancinelli
hanno isolato Ancona»

ELEZIONI COMUNALI - Il candidato sindaco di Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega, Ancona Protagonista e Rinasci Ancona duro con l'amministrazione uscente della città. L'opposizione segnala anche problema alla piscina di Ponterosso e in via San Martino.

Daniele Silvetti e la squadra di Fratelli d’Italia

di Antonio Bomba

Il giorno dopo la conferenza sui 10 anni di governo della giunta Mancinelli, arriva la risposta del candidato sindaco per il centrodestra Daniele Silvetti. E il giudizio, come era logico aspettarsi dall’opposizione, non è buono.

«La giunta Mancinelli – afferma Silvetti – è stata più dedita a chiudere le situazioni contingenti che a costruire un nuovo ruolo della città. Ha infatti rinunciato alla creazione dell’identità cittadina al punto che il numero di abitanti è sceso inesorabilmente sotto i 98mila abitanti, perdendo all’incirca 6.000 residenti durante i suoi dieci anni di amministrazione. Sarà pertanto necessario – ritiene l’attuale presidente del parco del Conero – un profondo lavoro di ricognizione economico-finanziario  oltre che patrimoniale per capire su quali margini impostare il rilancio della città. E serve anche una visione chiara sulle aziende partecipate dal Comune».

La critica prosegue nel modo in cui secondo lui la Giunta ha portato la città dorica: «Ha condotto Ancona ancor più nell’isolamento. Dopo dieci anni assistiamo ancora una volta alla narrazione del libro dei sogni e il nascondersi dietro alle risorse del Pnrr. Troppi i dossier ancora aperti: uscita a nord, mobilità, rapporti con il porto, decoro e pulizia della città. Servono soluzioni rapide ed immediate oltre a una programmazione seria e fattibile a lungo termine. C’è quindi una questione di fiducia che va riconquistata. A partire proprio dalla macchina comunale; con i dipendenti va ricostruito quel rapporto di stima necessario per far sì che la pubblica Amministrazione sia il miglior strumento per garantire le informazioni e il servizio al cittadino. Questa – è la conclusione di Silvetti – è una giunta che non lascia alla memoria storica di Ancona né opere né una strategia significativa. La città ha bisogno di ricostruire ex novo una strategia sul turismo, il vero e unico comparto che può risollevare l’immagine di Ancona oltre che portare risorse e sviluppo al tessuto anconetano. Sfateremo il tabù del contributo privato e faremo in modo che le scelte strategiche siano argomento di partecipazione e condivisione».

Daniele Silvetti all’ascolto

E sempre questa mattina Silvetti si è recato a visitare piazza Salvo D’acquisto assieme ai consiglieri comunali Angelo EliantonioMarco Ausili e una rappresentanza di Fdi. Secondo loro il quartiere soffre di un evidente impoverimento. «Ho vissuto qui per 14 anni – ricorda Silvetti – è un quartiere che ho visto costruire, vivere e anche spegnersi. Conosco bene le situazioni e anche le opinioni di chi ci vive. Ma per fare una valutazione seria su come amministrare e sul da farsi più in generale, non posso agganciarmi solo ai ricordi. I quartieri hanno bisogno di nuova vita, di energia e di ritrovare quella stessa vitalità che anche il centro ha perduto».

I tre si sono poi spostati a Ponterosso dove, sempre secondo la loro nota «i lavori di riqualificazione della piscina allo stato attuale sono fermi e in notevole ritardo sulla tabella di marcia stabilita dalla attuale Amministrazione». «Il cantiere – dichiara Silvetti – non è nemmeno messo in sicurezza. E poi le ragioni della sua sospensione non sono note. Mancanza di finanziamenti? Problemi legati alla ditta che deve realizzare i lavori? Una situazione da sbloccare, immediatamente, tanto più che alcune opere sono state già realizzare e rischiano di essere vanificate dal trascorrere del tempo».

E sempre per il centrodestra Arnaldo Ippoliti, consigliere comunale di ‘60100’ e futuro candidato nella lista Ancona Protagonista rende noto che: «Alcuni residenti mi hanno accompagnato in via San Martino a vedere lo stato dei lavori. Sono rimasto senza parole dalla descrizione che mi hanno fatto. Il giorno stesso dell’inizio lavori  nessuno sapeva nulla – riporta l’avvocato –  e sentite queste testimonianze e visto il cantiere sostengo che è necessario più che mai un cambiamento di rotta. Non è rispetto iniziare i lavori solo perché vi sono le elezioni. Non è rispetto fare i lavori senza programmarli per tempo, chiudendo improvvisamente uno degli accessi principali di Ancona, creando traffico ed intasamento  all’ingresso della galleria Risorgimento, oggi ipertrafficata. In questi ultimi 4 anni è mancata ogni tipo di opera di ordinaria manutenzione e programmazione, tutto avviene improvvisando a dispetto dei residenti e degli utenti della strada,  come si vede girando per Ancona. Pertanto – conclude –  esprimo massima vicinanza ai residenti di Via San Martino».

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