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Il Rettorato verrà ristrutturato
con 12,3 milioni provenienti
dai fondi del sisma del 2016

ANCONA - L'Università Politecnica delle Marche tornerà ad usufruire del suo storico immobile di corso Stamira con vista piazza Roma. Decisivo il finanziamento statale concesso per le zone terremotate 6 anni e mezzo fa e ottenuto attraverso la Regione Marche. Per la prima volta la platea degli interventi di riqualificazione e ripristino 'esce' dalla zona del cratere per abbracciare altre località colpite

Da sinistra Marco D’Orazio, Alessandro Iacopini, il commissario alla Ricostruzione e senatore Guido Castelli, il Magnifico Rettore Gian Luca Gregori e il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli posano accanto a una foto storica del palazzo del Rettorato.

di Antonio Bomba

Il palazzo del Rettorato è pronto per essere ristrutturato. Entro due mesi è atteso il progetto definitivo e per settembre quello esecutivo con successivo inizio delle procedure di assegnazione dei lavori. Costo complessivo sino ad oggi preventivato di 12,3milioni di euro che saranno interamente coperti dai finanziamenti per la ricostruzione post sisma del 2016. Al termine dei lavori tutto sarà connesso e strettamente collegato con quello dell’ex palazzo della Provincia in cui l’apertura del cantiere è imminente.

Oggi, all’annuncio dato in una conferenza stampa indetta nell’attuale sede provvisoria dell’Università Politecnica delle Marche di Via Menicucci erano presenti il Magnifico Rettore Gian Luca Gregori, il senatore e commissario per la Ricostruzione Guido Castelli, il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli, il pro rettore Marco D’Orazio e il direttore generale dell’Univpm Alessandro Iacopini.

«Anche questa – Prende subito parola il Rettore Gregori -, come quella di ieri in cui abbiamo presentato i lavori che interesseranno l’ex palazzo della Provincia, mi sembra una grande giornata di festa e una celebrazione dei rapporti con le istituzioni. Avevamo temporeggiato in questo progetto. Abbiamo dato priorità all’ex palazzo di vetro, ma adesso finalmente possiamo rilanciare anche quello del rettorato. Il palazzo di Piazza Roma necessitava dal 2016 di un adeguamento sismico e dei relativi finanziamenti. E questi adesso sono finalmente arrivati. Non posso dunque che ringraziare il governatore della regione Marche Francesco Acquaroli e il senatore Guido Castelli, commissario alla ricostruzione, perché senza questo intervento la nostra iniziativa sarebbe stata a dire poco rallentata».

«Il gruppo dei progettisti – entra poi nello specifico il Magnifico Rettore – consisterà delle imprese Acale, Fima e Tfe. Le tempistiche prevedono la consegna del progetto definitivo entro il 15 maggio ma sto facendo ‘pressione’ (sorride, ndr) affinché arrivi quanto prima. Poi c’è un periodo temporale in relazione all’esito positivo della conferenza dei Servizi. Quindi speriamo di avere il progetto esecutivo entro il 30 settembre. Da li si partirà con i bandi»

«È un’operazione altamente impattante – Tocca adesso un aspetto che molti altri rimarcheranno il professor Gregori – in senso positivo sulla città perché, come detto ieri si integrerà con l’ex palazzo della Provincia. Si tratta di un progetto che manterrà inalterati sia gli aspetti architettonici di questo palazzo storico, sia quelli distributivi. Avevamo circa 50 dipendenti in quella struttura e vi torneranno. Grazie quindi a quello che il senatore Castelli ha fatto in pochissimo tempo».

«Mi fa piacere essere qui stamattina – ha poi preso parola il governatore delle Marche Francesco Acquaroli – vista l’importanza dell’intervento che stiamo discutendo perché avrà molteplici ripercussioni positive su tutta la città di Ancona. La prima è quella di rimettere in sicurezza un patrimonio immobiliare di eccellenza in pieno centro nel capoluogo della Regione.  Dal 2016 a oggi sono trascorsi tantissimi anni e altri necessitano per la progettazione, gli appalti e i lavori. Però finalmente anche questo immobile ha termini e risorse per essere rimesso in funzione. Spazi e sviluppo sono sempre più determinanti e finalmente anche l’Università Politecnica delle Marche avrà finalmente a disposizione tra qualche tempo un nuovo rettorato».

«Tornando ad Ancona – è sempre Acquaroli a parlare – ci saranno delle ripercussioni positive per tutta la città come prima vi dicevo. Perché a mio avviso la mole di investimenti che è in procinto di essere calata creeranno un’Ancona più sicura, più moderna e daranno l’immagine della città che cresce. Questo a nostro avviso è molto importante e positivo per la percezione che la città inizierà ad avere. Ringrazio pertanto il segretario alla Ricostruzione Guido Castelli per essersi speso ed impegnato sin da quando era assessore della regione Marche. Senza di lui molte di queste risorse sarebbero andate perdute. E adesso come commissario potrà dare un’accelerata a tutto il processo essendo marchigiano ed esperto della materia, avendo vissuto il sisma in prima persona da sindaco prima e da assessore poi. Oggi lo vive come commissario, il ruolo più importante in materia».

«Il senatore Castelli – va avanti nel rendere merito al collega di centrodestra Acquaroli – ha reso possibile l’ottenimento di così tante risorse che siamo riusciti a distribuirle anche fuori dalla zona del cratere. Perché ricordiamoci che il sisma nel 2016 ha creato danni anche in altre località. E se oggi siamo qui dobbiamo tanto a lui. Posso inoltre annunciare – cambia un momento discorso Acquaroli – che mi sono incontrato con il ministro Musumeci e con lui ho parlato della possibilità di riconoscere lo stato di emergenza anche per il terremoto che a novembre 2022 ha colpito Ancona e la sua provincia. Questo nodo dovrebbe essere sciolto a breve».

«Ringrazio infine – è la conclusione del Governatore – l’Università Politecnica delle Marche per la collaborazione con le Istituzione e per il suo ruolo nella formazione che sta svolgendo per la regione tutta. Sta dimostrando maturità, senso di responsabilità e capacità di dare un senso a tutta la filiera».

«Sono io che ringrazio il presidente Acquaroli – esordisce così il commissario alla ricostruzione Guido Castelli – che ha accettato e compreso subito l’importanza di questo intervento strategico nell’alveo di una manovra economia piuttosto significativa, forse senza precedenti. I finanziamenti che ho proposto per il sisma del 2016 saranno di 642,5milioni di euro, ritenendo necessario per la prima volta presidiare le conseguenze sismiche anche fuori dal cratere. Ed è stata una scelta importante e significativa che l’intera comunità del sisma ha compreso, capito e accettato, dando il suo consenso. Una cosa non di certo scontata ma si è dimostrata una grande maturità da parte di tutti».

«Per quanto riguarda l’Univpm – è sempre il senatore Castelli a parlare – la riteniamo semplicemente decisiva per il rilancio economico delle zone e del tessuto colpito dal sisma. Per me e il mio ruolo è una seconda missione e ci dice che quel terremoto ha colpito duramente tutte le Marche».

«Questa governance – spiega adesso il direttore generale dell’Università Alessandro Iacopini – ha cercato di dare un impulso a queste opere programmate che sfiora i 70milioni di euro. Ma alcune, come questa dell’ex Rettorato, non trovava luce visto l’impegno economico che era richiesto. Questi supporti, questi finanziamenti, quindi ci aiutano. Esso copre interamente i lavori e sarà di 14milioni a fronte di un preventivo complessivo del progetto di ogni onere di 12,3milioni. Le tempistiche invece sono quelle annunciate dal Rettore. Aggiungo solo che i lavori veri e propri ci aspettiamo possano iniziare nel primo semestre del 2024. È un investimento importante perché quella è la nostra casa storica, la sede istituzionale del nostro ateneo e restituisce al territorio un luogo importante per le Istituzioni. Ricordiamo che c’era un’aula magna spesso utilizzata per colloqui e altro da tanti che ce la chiedevano e noi la mettevamo a disposizione».

«All’interno del palazzo – è sempre Iacopini a specificare – ospiteremo tutti gli organi dell’ateneo: dal Rettore al consiglio di amministrazione, dal senato accademico agli altri organi, compresi tutti gli uffici e gli staff».

Ha concluso gli interventi l’ingegnere Marco D’Orazio «Ringrazio anche io il commissario Castelli perché ci offre l’opportunità di recuperare una struttura che è particolarmente importante per la città. E questo è per due motivi. Il primo è per l’assetto che è stato dato alla città a metà ‘800 quando venne deciso di invertire completamente la direzione dei due assi. Piazza Roma è una delle grandi piazza create in questo riassetto. È quindi molto importante per il rapporto tra la città e l’ateneo perché volontariamente vi portavamo attività che coinvolgevano i cittadini come convegni e mostre. Il sisma ha fatto molti danni. Ho avuto la ‘fortuna’ di essere tra i primi a entrare al Rettorato dopo il sisma del 2016 proprio per prendere atto dei danni e l’edifizio manifestava vulnerabilità davvero importanti, dalle strutture murarie alla copertura lignea, tutti risultava danneggiato».

L’ex palazzo di vetro ospiterà l’Univpm e la Provincia, il 23 marzo la firma del contratto

 

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