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Negli ultimi 5 anni il Comune
ha pagato 170mila euro
di risarcimento danni da asfalto

ANCONA - Il dato è emerso ieri in consiglio comunale comunale con la sindaca Valeria Mancinelli che fatto notare come le somme versate siano tuttavia meno del 10% di quelle richieste

Uno scorcio della rotatoria di via Mattei

di Antonio Bomba

Parafrasando una nota frase scritta da un giudice in una recente sentenza: «Il comune non è un bancomat».

Questo è il messaggio che ieri la sindaca Valeria Mancinelli ha voluto lanciare alla cittadinanza tutta fornendo diversi dati sui danni e i relativi risarcimenti derivanti dallo stato ammalorato dell’asfalto. «Credo che sia utile avvisare i cittadini – sono state le parole di Mancinelli – di non impelagarsi in presunti contenziosi con il comune per il quale non avranno né il ristoro del risarcimento e dovrebbero anche pagarsi l’avvocato. Siccome c’è una vulgata che sta girando, che conviene chiedere i danni al Comune  tanto poi il comune paga sempre, ecco non è così. I risarcimenti sono inferiori al 10%».

La sindaca ha poi snocciolato tutti i dati dell’ultimo quinquennio: Il totale della cifra corrisposta è stato di 169,761mila euro. Questo rispetto ai 2,323milioni richiesti e derivanti da un totale di 875 domande. Le cifre calano vertiginosamente dal 2020, inizio del covid, arrivando ai soli 2,370mila euro di rimborsi dovuti nel 2022.

I numeri sono stati richiesti dal capogruppo in consiglio comunale di Fratelli d’Italia Angelo Eliantonio durante la sessione di domand eurgenti che apre ogni consiglio comunale. Lo stesso Eliantonio ha poi così ribattuto alla sindaca: «Concordo con quello che dice il Sindaco ma non con il suo atteggiamento che è quello di non provare a mettersi contro il Comune. Anche perché sono conscio della situazione in cui versano le strade della città. E sarebbe bello ritrovarsi qui tra cinque anni con un’altra amministrazione, di qualsiasi colore sia e vedere se le cifre sono sempre le stesse. Anche perché l’amministrazione sta facendo dei lavori che poi, puntualmente come dato empirico, tra due anni saremo al punto di partenza. Abbiamo speso 35milioni di euro e li abbiamo spesi malissimo. Questo è un dato di fatto. Vi è stato uno sperpero di denaro per quanto concerne le opere pubbliche a ogni latitudine di questa città. Le ragioni sono molteplici ma di certo c’è un problema di organizzazione, controlli collaudo».

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