di Antonio Bomba
Il Movimento 5 Stelle c’è e ad Ancona avrà un proprio candidato sindaco. Il suo nome è Enrico Sparapani. L’ufficialità è stata data questa mattina nella sede del M5S di via Sanzio. La conferenza stampa, è stata anche utile per ripercorrere assieme gli ultimi tumultuosi giorni all’interno del M5S locale e per ribadire che un’alleanza con Altra Idea di Città e Europa Verde è ancora possibile e i colloqui vanno avanti, ma occorre chiudere entro questa settimana.
«Ebbene sì – inizia a presentarsi l’ingegner Sparapani, 50 anni, libero professionista – dopo diverse problematiche sono io il candidato sindaco. Grazie mille a tutti per avermi scelto. E grazie soprattutto ai tre consiglieri comunali uscenti: Daniela Diomedi, Andrea Vecchietti e Lorella Schiavoni che in questi 5 anni hanno svolto un ottimo lavoro».
«Ad Ancona – va avanti Sparapani – il gruppo del M5S è forte e siamo pronti per questa nuova esperienza. Spero in una buona campagna elettorale e puntiamo al ballottaggio». Questo nonostante apra subito un’altra porta: «Puntiamo ancora ad una coalizione con Rubini (Aic, ndr) che incontrerò a breve. Faremo un ultimo tentativo poi occorrerà prendere una decisione definitiva».
Sul programma l’ingegnere specifica che «Siamo assolutamente favorevoli all’Area Marina Protetta. Per noi è indispensabile. E poi Ancona è una città fantastica, ha un territorio unico tutto da valorizzare e far scoprire. È piena di ricchezze storiche, ha una buona tradizione manufatturiera ed un ateneo di assoluto prestigio e fama. Tra i nostri obiettivi a tal proposito c’è anche trattenere ad Ancona gli studenti fuori sede e molte, molte iniziative culturali e turistiche. Penso ad esempio al museo, all’anfiteatro e alla nostra idea di museo virtuale per far scoprire a chiunque il patrimonio storico e culturale della città». Poi sul porto: «Ribadiamo il nostro fermo no ad un ulteriore banchinamento in zona porto antico (il molo Clementino, ndr) mentre siamo assolutamente favorevoli all’allontanamento delle navi verso l’ex Zipa». Sull’ambiente: «L’amministrazione comunale ha fin troppo incentivato l’ingresso in città. Noi la disincentiveremo attraverso un maggiore utilizzo dei parcheggi scambiatori e dei mezzi di trasporto. Ciò non toglie che siamo sempre vicino ai commercianti e alle loro problematiche». «Insomma – chiude – siamo uniti e siamo forti».
«Siamo onorati – spiega la portavoce di Ancona Lorella Schiavoni – che Enrico abbia accettato questo incarico. È una persona eccezionale. Molto sprint, sempre veloce. Non mi resta da aggiungere altro se non che noi abbiamo sempre curato il rapporto diretto con i cittadini e continueremo a farlo anche quando saremo alla guida della città. Le decisioni dall’alto non ci riguardano. Ringrazio poi i colleghi del gruppo 5 Stelle in consiglio comunale per le tante battaglie combattute assieme. Insomma la squadra c’è e siamo più forti che mai. In bocca al lupo a tutti».
«Il gruppo è coeso – inizia così il suo intervento il coordinatore provinciale Sergio Romagnoli – nonostante qualche tensione ormai nota ai più. Posso però dire che finalmente il Movimento 5 Stelle ha una sua struttura ed è organizzato nel territorio. Tutto si è svolto in piena trasparenza e attraverso la partecipazione e la condivisione. La città si aspetta grandi cose e porteremo avanti sempre tutto aggiornando su ciò che accade».
«Le ultime regionali – apre il suo discorso l’onorevole Giorgio Fede, coordinatore regionale del Movimento – hanno messo in mostra un forte astensionismo. E anche da qui parte la proposta di una forza alternativa. Perché sì, siamo ancora la forza politica più giovane e, quelli che sono qui dentro, sono i primi ad essere delusi dalla ‘solita’ politica. E la candidatura di Enrico è da vedersi come una risorsa, essendo emerso dopo ampio dibattito interno. Perché da noi non esistono né correnti né capibastone. Poi chiaro, il consenso unanime e unitario non esiste da nessuna parte, nemmeno da noi». «Dal canto nostro – prosegue Fede – siamo più consapevoli e maturati. Non siamo più gli intransigenti di una volta, ma anzi siamo molto inclini al dialogo. E restiamo una forza con ampia rilevanza nazionale da portare nel territorio, dove la situazione è un po’ differente. Ma d’altra parte non abbiamo clientela o favori da scontare». Prosegue poi il dialogo con le altre forze politiche «Con chi è aperto al confronto e con chi dimostra di voler condividere un percorso in base al programma. Non ci interessa alcun discorso di poltrone, assessorati o posti nelle partecipate comunali varie».
«Per diverso tempo – vuole adesso dare la sua versione dei fatti l’Onorevole – abbiamo tentato di creare una coalizione con Altra Idea di Città ed Europa Verde. Sui programmi avevamo anche trovato ampia condivisione. Ciò che mancava era una figura terza come candidato sindaco. Un civico. E questa figura per diversi motivi non è mai stata trovata. I nomi usciti inutile ripeterli, li sapete tutti. Adesso il dialogo proseguirà ancora un pò, ma occorre chiudere a breve, se così sarà. E, per ovvi motivi di tempo, il candidato non può più essere un civico». Insomma, o Rubini cede e accetta di appoggiare la corsa di Sparapani, o viceversa. Possibilità? «È dura ma occorre parlare e provarci. Ci proveremo fino all’ultimo» hanno risposto tutti e quattro in coro. Anche perché «Una proposta unitaria – approfondisce l’argomento il coordinatore regionale – sarebbe anche più credibile agli occhi dei cittadini. Altrimenti si rischia un eccessivo frazionamento di candidati. Ma, d’altra parte, se un accordo non si trova occorrerà andare così. Siamo la forza con più responsabilità essendo quella di maggior peso nazionale. Non siamo l’ultima ruota del carro».
E un eventuale apparentamento al secondo turno? «Lasceremo liberi gli elettori di scegliere» è il pensiero di Sparapani, mentre Fede aggiunge che «Come detto prima tutto è fattibile sulla condivisione del nostro programma e non sulle poltrone. Nessuna opportunità chiusa a prescindere ma visto lo stato attuale delle cose lo riteniamo molto, molto difficile».
Infine due parole due sulle polemiche che hanno coinvolto i consiglieri comunali dei Cinque Stelle Daniela Diomedi e Andrea Vecchietti che non saranno della partita alle prossime comunali: «Diomedi – spiega Sparapani – aveva già deciso da tempo e non era più iscritta al Movimento. Vecchietti è vero, non si presenterà, ma ha già detto che mi darà una mano in campagna elettorale. Ad ogni modo li ringrazio entrambi per quanto hanno dato dentro e fuori il consiglio comunale».
«Colgo l’occasione per precisare – riprende parola il coordinatore provinciale Romagnoli – che nessuno ha fatto fuori nessuno. Nessuno è stato defenestrato o ha accusato qualcuno di qualcosa. Ringrazio anzi Diomedi per il lavoro fatto in questi 10 anni e per la professionalità dimostrata. Quanto è stato fatto trapelare è davvero eccessivo».
«Da parte mia – è Lorella Schiavoni che torna a parlare in qualità di consigliera comunale in questo caso – non posso che ringraziare Daniela Diomedi che mi ha insegnato tutto su come funziona un consiglio comunale. Vecchietti invece si è detto ancora disponibile a darci una mano».
«È stata una staffetta» ha chiuso il discorso l’Onorevole Giorgio Fede.
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