di Francesca Pasquali
Risveglio amaro, stamattina, per le candidate sindaca Annavittoria Banzi e Anna Grasso che si sono ritrovate con i manifesti elettorali strappati.
Non è la prima volta che la candidata del centrosinistra e quella della lista civica “Falconara Libertas” sono vittime di simili atti vandalici. La stessa fine, infatti, pochi giorni fa, era toccata ad altri manifesti.
La scorsa notte, a essere presi di mira sono stati quelli affissi nella zona stadio e in altre parti della città. Si dice «molto amareggiata», Banzi, che di lavoro fa l’avvocata. «Non sono abituata alle campagne elettorali – fa sapere –, ma mi interfaccio quotidianamente con le controparti in tribunale, seguendo le regole del rispetto e della lealtà verso l’avversario. Le stesse che utilizzo anche in questa fase, perché, secondo me, qualunque competizione deve essere ispirata e vissuta nel rispetto degli altri».
Oltre al danno morale, spiega la candidata di Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Cittadini in Comune e Si può!, la distruzione dei manifesti causa anche un danno materiale. «Ho cercato e cerco di fare una campagna elettorale “economica”, non solo perché credo che il denaro non vada sprecato, ma anche perché l’attenzione per l’ambiente passa per il non spreco di risorse», dice Banzi. Che i manifesti li aveva voluti «per raggiungere quei cittadini, ancora numerosi, che non fanno uso di social, per dare loro la possibilità di informarsi attraverso uno strumento conosciuto».
Sulla questione, non è passato inosservato il commento social del presidente del Consiglio comunale, Luca Cappanera, secondo il quale i manifesti «vengono rotti perché alcuni cittadini molto attenti hanno segnalato che era scaduto il regolamento, non sapendo che il regolamento non prevede questo. Ma, per una corretta applicazione delle prenotazioni pagate, la cooperativa, dove trova i manifesti scaduti, li sta rompendo». «Chi è causa del suo mal pianga se stesso», conclude il presidente del Consiglio comunale, candidato con la lista civica Falconara in movimento, a sostegno della sindaca uscente Stefania Signorini.
«Parole che mi lasciano interdetta – la replica della candidata sindaca Banzi, i cui manifesti scadono il 14 aprile – di chi deve avere un ruolo super partes e, invece, giustifica in qualche modo il gesto, adducendo motivazioni non veritiere, senza essersene accertato di persona. Un comportamento che rivela pressapochismo e scarsa attitudine al ruolo che sta rivestendo».
Il danneggiamento dei manifesti, si diceva, ha colpito anche Anna Grasso. Che parla di «gesto davvero insulso per chi fa politica pulita, come me, e con tanti sacrifici». Un gesto che «potrebbe danneggiare o condizionare la campagna elettorale». «Questo episodio – spiega la candidata sindaca di Falconara Libertas – mette nuovamente in risalto, se ce ne fosse ancora bisogno, la carenza di controlli e del presidio del territorio». «La violazione di uno dei diritti fondamentali della campagna elettorale – conclude – è avvenuto in uno degli appositi spazi destinati alla pubblicità. Un brutto gesto, e siamo appena all’inizio».
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