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Francesco Rubini: «Una nuova mobilità
per risolvere il problema di buche
e asfalti sempre da rifare»

ANCONA - Con l'inizio della primavera i lavori lungo le strade cittadine si sono moltiplicati a vista d'occhio con importanti disagi al traffico. Per il candidato sindaco dei partiti di sinistra, la soluzione sta in un nuovo modo di pensare alla viabilità

Francesco Rubini, candidato sindaco per i partiti di sinistra

di Antonio Bomba

Negli ultimi tempi i lavori di riasfaltatura lungo le vie della città di Ancona si sono moltiplicati di giorno in giorno. Tanti i cantieri aperti e giocoforza altrettante le vie chiuse o comunque con un traffico auto assai limitato, con conseguenti disagi al traffico.

«Non potevamo fare altrimenti i lavori si fanno col caldo e la primavera ce lo consente» è ciò che sostiene la giunta comunale e i loro sostenitori.

«I lavori sanno di campagna elettorale, altrimenti perché non li avete fatti prima?» è ciò che ribattono le opposizioni a Valeria Mancinelli e ai suoi assessori.

Tra i partiti di opposizione tuttavia assume rilievo essendo completamente differente da tutte le altre, la posizione di Francesco Rubini, leader di Altra Idea di Città e candidato sindaco per tutti i partiti di sinistra alle prossime elezioni del 14 e 15 maggio.

«Buche e asfalti in questa città – inizia così il suo comunicato – sono una specie di incubo ricorrente. Al netto della necessità di garantire la manutenzione ordinaria di cui ogni città avrebbe bisogno, tema su cui tra l’altro ci sarebbe poco da discutere se vivessimo in un paese civile, sarebbe interessante provare a prendere in considerazione la questione all’interno di un ragionamento più ampio. Mi spiego meglio. Abbiamo mai provato ad analizzare lo stato di conservazione delle nostre strade in relazione alla viabilità e mobilità cittadina? Abbiamo mai provato ad immaginare gli effetti su asfalti e sedi stradali di un sistema di viabilità e mobilità libero dalla schiavitù del traffico privato su gomma? Abbiamo mai provato a pensare a una città che investa seriamente su trasporto pubblico locale, mobilità pedonale e ciclabile, metropolitana di superficie? Una città che allarghi le sue Ztl e proponga zone 30 più estese?».

«Ecco – conclude Rubini – in questa ennesima campagna elettorale incentrata su un dibattito vecchio e consumato, vorremmo ragionare anche di questo. Perché siamo convinti che il futuro di una città moderna e sostenibile passi soprattutto da qui».

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