di Antonio Bomba
«Chi si candida a sindaco per la destra dovrebbe studiare di più. Se queste sono le premesse… auguri».
Il pesante giudizio è stato espresso dalla sindaca uscente Valeria Mancinelli rispondendo a una doppia interrogazione urgente posta sul tema dell’anello filoviario e sul rischio di perdere i fondi del Pnrr per costruirlo, nonché sulla gara d’appalto in sé, poste rispettivamente dalla consigliera Dem Chiara Censi e dal capogruppo consiliare di Forza Italia Daniele Berardinelli.
«Esprimo, lo dico senza ironia, – inizia così la sua risposta la sindaca Mancinelli – solidarietà agli organi di stampa e di informazione che riportando le dichiarazioni e le affermazioni che fanno vari personaggi del mondo politico in questa campagna elettorale. E che sparano cose completamente infondate, false. Si ritrovano loro malgrado a pubblicare e a dare voce ad affermazioni false. Personaggi protagonisti della campagna della destra che si lanciano in affermazioni. Già prima una con il mercato del Piano. L’anello filoviario con il fondo Pnrr a rischio perdita è la seconda. Chi si candida a guidare la città – qui parte la stoccata – è meglio che studi un pò, che si informi prima. Perché sennò fa di questi scivoloni. E se comincia così, come dire… auguri».
Chiaro in questo caso il riferimento al candidato sindaco di centrodestra Daniele Silvetti, pur senza nominarlo mai, che la scorsa settimana aveva detto la sua sul tema anello filoviario/fondi Pnrr, lanciando un allarme in merito, del tutto infondato per la sindaca.
«Allora, l’anello filoviario – entra nel cuore della spiegazione Mancinelli – non è finanziato con i fondi Pnrr. Lo abbiamo ripetuto decine di volte. Dunque solo un osservatore poco attento può incorrere in questo tipo di svarioni. I fondi sono stati ottenuti attraverso un bando del ministero dei Trasporti. Ministero il quale, su richiesta di tanti comuni italiani non solo quello di Ancona, ha prorogato le varie scadenze. E qui, l’appalto dei lavori deve essere fatto entro il 31 dicembre 2023. La conclusione dei lavori entro la fine del 2024. Sottolineo quindi che abbiamo eseguito l’appalto con un anticipo di 9 mesi. Vorrei capire quanti comuni ci sono riusciti, compresi quelli di destra. Controllerò. Concludo dicendo che il resto del finanziamento, sui 30 milioni di euro, porteranno tra i 30 e i 50 bus elettrici per il comune di Ancona. Ribadisco infine che un grave problema riguarda tutte le società di trasporto pubbliche locale. Serve un impegno del Governo, come sottolineato dal viceministro Rixi, e della Regione. Il comune di Ancona e altri soggetti locali quello che potevano fare lo stanno facendo e lo hanno fatto».
Contenta delle risposte Censi. Decisamente contrariato invece il collega consigliere Berardinelli, il quale prima ha accusato la sindaca di non rispondere in merito a una domanda specifica da lui posta sulla gara d’appalto, aggiungendo poi: «Sulle menzogne calunniose fatte dalla sindaca, ma che non riguardano me, credo e spero che chi possa denunciarla lo faccia». «La bella notizia – conclude Beradinelli – è che finalmente lei se ne andrà». Non proprio detto con questi modi, toni e termini. Che però vi lasciamo immaginare.
E poco dopo la querelle Sindaca-Silvetti è proseguita con un’interrogazione della consigliera Pd Mirella Giangiacomi: «Ho letto nella stampa le dichiarazioni di un candidato sindaco (Silvetti, ndr) in base alle quali questa amministrazione in passato avrebbe provato a ‘sbarazzarsi’, questo il termine usato, di Conerobus. A noi consiglieri di maggioranza non risulta alcun atto in merito. Può darci delucidazioni sulla cosa?».
«La ringrazio – è stata la risposta di Mancinelli – perché consente di spazzare via le bugie che vengono artatamente messe in circolazione in modo scorretto sulle questioni. Perché un conto sono le idee e i giudizi differenti anche fortemente critici. Un conto sono i fatti. Allora affermare, come è stato fatto, che l’amministrazione comunale in carica volesse sbarazzarsi di Conerobus è un’altra di quelle bugie clamorose su cui qualcuno cerca di costruire una pessima campagna elettorale. È una bugia perché le volontà si esprimono con i comportamenti. E allora non c’è stato un singolo atto negli ultimi 10 anni che possa anche minimamente far pensare che l’amministrazione comunale di Ancona volesse sbarazzarsi di Conerobus. Anzi, l’esatto contrario. Quando è sembrato che si andasse a gara nell’assegnazione dei servizi in questione, nel 2017 abbiamo cercato possibili interlocuzioni per poter andare a gara con uno schieramento forte per provare a vincere. Interlocuzioni con le Ferrovie dello Stato per fare un’alleanza assieme con il pieno coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori di Conerobus. Dunque, l’esatto contrario. Il Comune – chiude rimarcando un concetto la Sindaca – ha anticipato 2milioni a Conerobus. Chiediamo che anticipi qualcosa anche la regione Marche».
«Grazie sindaca sono contenta di avere ancora buona memoria. Lei ha operato per la sola salvaguardia di un’azienda così importante» è stata la risposta di Giangiacomi.
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