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Valeria Mancinelli: «Per il gestore unico
dei rifiuti valutiamo tre possibilità»

NEW Co/CORUM - Lo ha sostenuto il sindaco di Ancona durante le interrogazioni urgenti poste all'inizio del consiglio comunale. Spunta in particolare una nuova opzione: utilizzare uno strumento giuridico che permetterebbe di bypassare il parere della Corte dei Conti

Valeria Macinelli (Archivio)

 

di Antonio Bomba

La provincia di Ancona, attraverso l’Ata, valuta tre soluzioni differenti sul tema gestore unico dei rifiuti, dopo il parere negativo della corte dei Conti alla delibera del comune di Ancona e in merito all’operazione tutta.

A dirlo è stata la sindaca Valeria Mancinelli durante un’interrogazione urgente specifica proposta dalla capogruppo consiliare del Partito Democratico Susanna Dini e da Arnaldo Ippoliti di 60100.

«Anzitutto – vuole precisare all’inizio la sindaca – la delibera di dicembre che ha avallato il progetto Corum è stata votata da 35 comuni. E siamo rimasti tutti stupiti dal parere espresso dalla corte dei Conti. Questo perché – spiega le ragioni sue e di chi è a favore della New Co – tutto quel percorso è stato costruito tenendo conto di due pilastri: il primo è la sentenza del consiglio di Stato di novembre 2018 che aveva definito cosa è giusto e cosa era sbagliato nel precedente tentativo di costituirla. Poi perché, per espressa delibera, si era deciso di essere assistiti dall’Anac, proprio per avere una maggiore garanzia, in ogni singolo passaggio».

«Adesso – spiega tutte le opzioni possibili Mancinelli – potremmo andare avanti seguendo tre modalità. La prima è proseguire con la delibera così com’è, visto che il parere della Corte dei Conti non è vincolante, motivando le nostre ragioni. La seconda è rivederla e meglio motivarla e riproporla al consiglio comunale prima e alla Corte dei Conti poi. Infine, potremmo utilizzare differenti strumenti giuridici, sempre idonei, per permettere alle tre società operanti di avere comunque una società in-house. Stessi soggetti e stesso piano economico finanziario, ma con altre modalità. Una soluzione che non richiederebbe un nuovo parere della corte dei Conti».

«Qualunque strada venga intrapresa – conclude la sindaca – va tuttavia concordata con tutti i comuni della Provincia in sede Ata».

Soddisfatta della chiarezza della sindaca la consigliera Dini. Non proprio invece Ippoliti: «La verità è che la corte dei Conti ha bocciato il suo progetto e adesso lei vede se andare avanti o no. Sia coerente e non faccia il gioco delle 3 carte».



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