di Antonio Bomba
Conerobus in crisi. Per agevolare l’uscita dalla grave situazione, Antonio Mastrovincenzo invoca l’aiuto immediato della Regione Marche.
E, nel fare ciò, il consigliere regionale del Partito Democratico cita ad esempio la collega Valeria Mancinelli, sindaca di Ancona, la quale ha già anticipato la quota che il Comune della città dorica deve alla sua partecipata.
«La Giunta regionale – è il primo di una serie di quesiti posti in maniera volutamente retorica da Mastrovincenzo – intende anticipare liquidità per garantire la regolarità dei servizi di trasporto pubblico ai cittadini, i regolari pagamenti delle retribuzioni ai dipendenti di Conerobus e delle somme dovute ai fornitori, così come ha già fatto il comune di Ancona? La Giunta (regionale, ndr) si impegnerà nella ricapitalizzazione necessaria dell’Azienda per mantenere una compagine totalmente pubblica? Si vuole procedere alla revisione dei contratti di servizio dato lo squilibrio tra costi e ricavi, che in parte appare strutturale? Il Presidente Acquaroli solleciterà il overno nazionale amico ad intervenire con misure straordinarie, per questa ed altre aziende di trasporto pubblico regionali?».
«Sono queste – prosegue poi ex presidente del consiglio Regionale ai tempi del governo Ceriscioli – le domande che pongo, in una interrogazione appena presentata, alla giunta di destra che governa la nostra regione. Il Trasporto Pubblico Locale rappresenta un fondamentale fattore di crescita e competitività dei territori delle Marche ed il sistema della mobilità collettiva è uno strumento indispensabile per la lotta all’inquinamento dei centri urbani e per una crescita sostenibile».
«Nelle Marche – Mastrovincenzo elenca adesso numeri e cause – la media delle risorse per abitante e quelle per chilometro destinate al settore è di molto inferiore alla media nazionale, così come il costo del personale. Il numero dei passeggeri trasportati e i titoli di viaggio venduti, negli ultimi tempi, hanno subito una notevole contrazione con conseguenti minori entrate per le aziende; c’è stata poi anche l’impennata del costo dei carburanti, che grava pesantemente nei bilanci aziendali, dovuta al conflitto che ha investito l’Europa. Questi aspetti condizionano pesantemente il bilancio della Conerobus, che gestisce il servizio di Trasporto Pubblico Locale nella provincia di Ancona sia per il comparto urbano che per quello extraurbano. La riduzione del numero dei passeggeri è del 20% e il rincaro dei carburanti grava per circa 3,5 milioni di Euro all’anno. La Conerobus deve garantire il pagamento delle retribuzioni per 500 dipendenti, per una spesa di circa 1milione di euro al mese e, ovviamente, anche le somme dovute ai fornitori. Nel frattempo ha avviato da tempo la rinegoziazione dei mutui contratti con le banche che gravano sul bilancio aziendale per circa 5,6milioni di euro all’anno».
«Davanti a questa difficilissima situazione – è la sua richiesta finale -, la Giunta Acquaroli non può rimanere immobile. Servono risposte chiare ed immediate: le attendono i cittadini e i lavoratori».
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