Ha rassegnato le dimissioni da capogruppo consiliare ma assicura che resterà immutato il suo impegno per le Liste civiche Osimo alle prossime elezioni comunali, anche se non nasconde amarezza per la sconfitta subita alle Primarie di domenica scorsa. Elezioni che hanno consegnato per i movimenti civici a Sandro Antonelli la candidatura a sindaco in vista delle Amministratieve 2024. Si racconta così Monica Bordoni. «Ringrazio gli osimani che hanno partecipato alle nostre Primarie, un segnale di significativa partecipazione democratica. Oltre 1500 persone al voto sono un risultato strabiliante, appetibile oggi a molti partiti politici della città, da sinistra a destra. – esordisce la consigliera civica di Osimo – In particolare ringrazio gli oltre 500 – 514 per la precisione – che mi hanno concesso la preferenza, numeri importanti, anche se non sono stati sufficienti alla vittoria. Si tratta di un attestato di stima e di fiducia di cui sono davvero onorata e che attesta il lavoro svolto per il bene di Osimo in questi anni, con particolare riferimento all’attuale esperienza in consiglio comunale, una grande opportunità che ha consentito e mi consente di essere vicina ai cittadini e di rispondere, ritengo con la necessaria puntualità, alle esigenze che essi quotidianamente esprimono. Ringrazio quindi chi in virtù di questo mio impegno mi ha ritenuto favorita nei giorni scorsi e poi chi conosce il mondo della politica saprà dare le giuste interpretazione ai dati. Decisamente è mancato il coraggio politico di arrivare fino in fondo».
Nel commenta i risultati delle Primarie, Bordoni rileva è stata «una vittoria, più che meritata quella di Sandro, figura storica moderata e pacifista, ritengo sia rappresentativa del vecchio movimento rispetto alla mia, che, ammetto, a volte vira su un carattere molto decisionista. Il risultato di queste Primarie, con le oltre 500 preferenze ottenute – continua Monica Bordoni – è stato la fotografia del mio impegno per tutta la comunità osimana. La mia campagna elettorale è stata condotta su tutto il territorio osimano, perché ritengo che questo sia il compito del futuro sindaco. Osimo Stazione è una frazione che non ha risposto adeguatamente, questo è vero, non ha colto l’importanza di poter contare su un primo cittadino della zona, ma credo che la frazione fosse talmente delusa dalla politica e viva una condizione tale di degrado, che l’atto di protesta e di astensionismo sia stato anche giustificabile. Io comunque ci sarò… Come ho già spiegato le dimissioni da capogruppo sono state un atto dovuto. Adesso comunque mi prenderò una pausa per qualche mese, pronta a tornare a settembre per le nuove sfide che la città e la regione offrono».
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