Ha riaperto al pubblico la chiesa di San Marco di Osimo, danneggiata dal terremoto del 9 novembre 2022. Ieri sera in occasione della veglia pasquale i fedeli si sono ritrovati insieme davanti all’altare a celebrare la risurrezione di Gesù e a festeggiare un traguardo tagliato in soli 5 mesi.
Dopo gli appelli lanciati dal parroco, padre Jacques Nzitonda Mudene, la comunità ha risposto compatta alla raccolta fondi e, grazie al grande cuore di molti, in poche settimane sono stati raggranellati circa 35mila euro per mettere in sicurezza gli interni dell’immobile sacro settecentesco, rendendolo di nuovo agibile e fruibile in attesa che vengano corrisposti i fondi ministeriali per riqualificarlo nel suo complesso.
Mentre proseguiva l’intervento già programmato dall’inizio dell’anno sul tetto dell’edificio sacro, grazie a questa iniezione di donazioni è stata assicurata stabilità anche alle volte del soffitto e alle arcate negli spazi dentro alla chiesa con armature, puntelli, ponteggi e teli di copertura. Mercoledì, quando gli operai hanno concluso il montaggio degli apparati di sicurezza sono stati gli stessi fedeli insieme al comitato Amici di San Marco ad aiutare il sacerdote, religioso dell’ordine dei missionari Caracciolini, provvedendo a ripulire fregi, banchi e pavimento, rendendo di nuovo accogliente la chiesa già in occasione del rito della lavanda dei piedi, giovedì sera. Ieri alle 22 la funzione solenne e corale che ha preceduto la festa di Pasqua. Insomma, un bel lavoro di squadra che ha premiato. «Quando la comunità ha un problema, si cerca di risolverlo insieme» commenta sorridente padre Jacques che per primo ha creduto nei suoi parrocchiani guidando l’impresa.
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