Una delle finestre rotte al Parco Sportivo ‘Ex-Saveriani’ di Posatora
Sassi contro le finestre degli spogliatoi del parco sportivo ‘Ex-Saveriani di Posatora’.
L’atto vandalico è stato messo a segno nel pomeriggio di Pasquetta, intorno alle 15.30, quando al 112 hanno iniziato a giungere numerose chiamate a seguito del fatto che sul posto era presente un gruppo di ragazzetti che urlava a gran voce e lanciava dei sassi.
Sul posto sono arrivati i carabinieri ma, nel frattempo, tutti i ragazzini si erano dati alla fuga probabilmente perché avevano capito di aver ‘esagerato’ al punto da venir notati.
Effettuato un controllo insieme al custode del parco, si è potuto notare come i vetri di quattro finestre fossero stati completamente spaccati.
Un’altra delle finestre rotte, fotografata da David Francescangeli
Un gesto che lascia dell’amaro in bocca e che lo stesso presidente del Cus, David Francescangeli, che gestisce pure il Campo Sportivo di Posatora, ha commentato affidando le parole ai Social e spiegando che «Da quasi 6 anni il Cus Ancona ha la gestione di quello che ho voluto chiamare Parco Sportivo “Ex-Saveriani”. Per nostra scelta, e ciò non era affatto dovuto sia chiaro, con l’assunzione di una quantità infinita di responsabilità che il sottoscritto si è imbarcato con piacere, abbiamo deciso di lasciarlo fruibile gratuitamente ai ragazzi del quartiere ed a tutti i cittadini. Abbiamo dato spazio ad un costo risibile – prosegue -, a tornei e manifestazioni “scomode” per molti, e la risposta è stata sempre impeccabile. Ci siamo occupati delle manutenzioni del verde per rendere gli spazi meglio fruibili possibile. Abbiamo in poche parole – aggiunge – gestito in modo “socialmente utile” l’impianto, cercando di mettere a disposizione uno spazio aggregativo alla città. Eccoci ora di fronte all’ennesima bravata – commenta – di qualche soggetto che non avendo null’altro da fare, o peggio null’altro a cui aspirare, o peggio ancora null’altro in cui credere, se l’è presa con le finestre degli spogliatoi… Oggi – conclude – non mi sento di aggiungere altro se non il manifestare seri dubbi sul continuare a prendermi cura dell’impianto o rinunciare definitivamente. Forse in futuro ci penserà qualcun altro che magari saprà fare meglio chissà!».
Quei sassi lanciati contro le finestre, sono anche colpi al cuore per chi, in questi anni, si è preso cura di qualcosa, con il solo scopo di poterlo rendere fruibile.
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