di Francesca Pasquali
Facciata restaurata. Un nuovo spazio sul retro con vetrata panoramica. Il vecchio tetto in legno sostituito da uno nuovo in legno e acciaio. Questo, all’esterno. Dentro, i piani restano due. Solo che, le aule prima “spezzettate”, ora sono tutte al piano terra. Mentre al primo ci sono mensa e palestra. Dopo due anni di lavori, riapre la scuola dell’infanzia di Falconara Alta, intitolata al Piccolo Principe, come deciso dal Consiglio di istituto. Il taglio del nastro c’è stato stamattina, tra striscioni, palloncini colorati e scritte di benvenuto. Una ristrutturazione globale quella che ha interessato il plesso di via Costa, possibile grazie a un mix di risorse, tra Pnrr e fondi ministeriali e regionali. Il Comune ha compartecipato con più di un milione. I lavori hanno riguardato l’adeguamento sismico, la disposizione dei locali, l’efficientamento energetico, il rifacimento degli impianti e la ristrutturazione del cortile.
«Abbiamo dato ai bambini un edificio più bello, più sicuro ed efficiente dal punto di vista energetico», spiega la sindaca Stefania Signorini. «La scuola – prosegue – è la nostra priorità perché è il luogo in cui si incontrano formazione, educazione e socialità». «Il percorso di messa in sicurezza delle scuole – dice ancora – sta proseguendo a Castelferretti con la Da Vinci ed è già pronto il progetto per il polo scolastico del Centro, profondamente innovativo e con spazi da condividere con tutta la città». Oltre alla prima cittadina, alla festa di riapertura, c’erano l’assessora ai Lavori pubblici, Valentina Barchiesi, la dirigente dell’istituto comprensivo Falconara Centro, Silvia Del Monte, insegnanti e personale Ata del plesso rimesso a nuovo e le famiglie degli alunni e di quelli che lo saranno l’anno prossimo.
Tornando ai lavori, il Comune fa sapere che «sono stati progettati sulla base di un confronto con le insegnanti, che ben conoscono le problematiche dell’edificio e hanno illustrato a tecnici e amministratori comunali le loro esigenze». Perciò la scuola, che risale all’inizio del Novecento è stata “aggiornata”. Il restyling ha riguardato la facciata originale, che è stata restaurata. Il locale aggiunto al piano terra è stato demolito. Lo spazio è stato recuperato sul retro e ospita una delle aule. L’intervento ha permesso di tenere sullo stesso piano le tre sezioni del plesso, prima su due livelli. Al piano superiore sono andate palestra e mensa. Al posto della vecchia mensa è stato allestito un orto didattico. Gli interventi hanno riguardato anche il tetto, che adesso è in legno e acciaio. «Sono stati, poi, rinforzati i solai – spiegano dal Comune – e chiuse alcune delle aperture realizzate nel corso degli anni lungo le pareti interne ed esterne, in modo da renderle più stabili. Sono stati, infine, eseguiti la coibentazione del tetto, l’isolamento termico delle pareti e il rifacimento degli impianti idrico, elettrico e di riscaldamento». Anche gli interni sono stati rinfrescati, con colori vivaci a pavimento e pareti. Il prossimo step dovrebbe essere l’ascensore esterno, sul retro, per abbattere le barriere architettoniche.
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