di Francesca Pasquali
C’è l’ambiente tra le priorità degli aspiranti sindaco di Falconara Marittima. A tutti e quattro abbiamo chiesto di segnalare i tre temi per loro più rilevanti e di spiegarci in che modo, in caso di elezione o di rielezione, intendano affrontarli.
Nella terna di tutti figurano le tematiche ambientali. Punta sulle comunità energetiche la sindaca uscente Stefania Signorini, per – spiega – «condividere l’energia verde prodotta dagli edifici pubblici con le famiglie più fragili». Due le comunità energetiche che vedranno la luce a Falconara: una, «a breve, grazie a un impianto fotovoltaico sul tetto del Palasport Liuti, a Castelferretti», l’altra «nel corso dell’estate, dopo la ristrutturazione del tetto, a Palombina Vecchia, grazie a un impianto fotovoltaico sulla scuola Aldo Moro». Nel suo programma, Annavittoria Banzi che promette sonori “no” alla realizzazione di nuovi impianti che inquinano. «Chiederemo che le aziende inquinanti presenti nel territorio istituiscano un fondo di garanzia finalizzato alla bonifica del sito occupato», fa sapere la candidata del centrosinistra. Che, per la questione raffineria Api, assicura totale adesione al Piano regolatore comunale che prevede «nel medio-lungo termine, la dismissione, graduale riconversione e bonifica, garantendo con gli enti superiori la tutela dei lavoratori impiegati in attività oggetto di eventuali dismissioni». L’inquinamento prodotto dalla raffineria è anche tra le priorità di Marco Baldassini. Visto che l’installazione di centraline di controllo dell’aria e odorigene non basta a risolvere il problema – spiega –, «l’Amministrazione comunale deve dotarsi della figura del vigile ambientale che si dedichi a tempo pieno alla lettura e al controllo dei dati e delle fonti di inquinamento». Fare di Falconara una “Città 30”, cioè più sicura e meno congestionata, attraverso una revisione del traffico automobilistico, è invece l’obiettivo di Anna Grasso. Nel programma della candidata di Falconara Libertas figurano anche protocolli per il controllo e il monitoraggio della qualità dell’aria, l’ultimazione dei progetti per ridurre il rischio di sversamenti in mare e impianti fotovoltaici sugli immobili del Comune e nelle aree dismesse dell’ex caserma aeronautica.
Altro tema sentito è quello della sicurezza. Banzi propone l’apertura di un tavolo con Prefettura, Questura e forze armate, «per lanciare una nuova politica di sicurezza pubblica e stradale». Decoro urbano e iniziative a tema gli altri interventi in programma. «Crediamo che per riportare sicurezza a Falconara sia necessario riportare i cittadini a vivere la città. Siamo convinti che i sistemi di sicurezza preventiva, come illuminazione, videosorveglianza e apertura di spazi per una maggiore frequentazione delle zone più a rischio, garantiscano risultati migliori nel tempo», dice Banzi. Che vorrebbe anche istituire il vigile di quartiere. Più telecamere di videosorveglianza e Polizia locale per le strade h24, «per presidiare con efficacia il territorio, anche nelle periferie, ma con particolare attenzione alle zone della stazione e del fronte-mare», la ricetta di Baldassini per rendere la città più sicura. Il candidato di Ancora Falconara Marittima, Vola Falconara Marittima e Terzo Polo pensa pure a «una stazione mobile per arrivare a coprire in modo puntuale anche i quartieri di Castelferretti e Palombina Vecchia». La proposta di Anna Grasso riguarda, invece, l’istituzione del servizio di Polizia locale con presidi fissi di quartiere e il controllo di vicinato.
C’è anche quella sociale tra le tematiche più cavalcate dai candidati. Sono ancora Banzi e Baldassini a indicarla tra le priorità. La prima apre al confronto con i giovani. «Una volta ascoltate le problematiche e creati i presupposti affinché queste possano essere risolte – fa sapere –, sarà nostra intenzione portarli al centro della vita cittadina, magari istituendo una vera e propria consulta giovanile, in modo tale che Falconara diventi una città proiettata verso il futuro». Più luoghi di studio e di coworking per gli studenti, apertura estiva e più posti per il centro Pergoli, sale prove e sale di registrazione nei quartieri, gli altri interventi in programma. Che prevede anche percorsi condivisi con scuole, società sportive e associazioni per contrastare l’abbandono scolastico, il disagio mentale e prevenire la devianza giovanile. Sul fronte disabilità, l’idea è di «creare spazi e attività che garantiscano una vita dignitosa e quanto più possibile autonoma» e «l’implementazione dei progetti “Dopo di Noi” e “Vita Indipendente”».
In caso di vittoria, Baldassini nominerà un assessore al Sociale con delega alla Sanità. «In questi 15 anni di giunte di centrodestra – dice –, Falconara ha perso tanti servizi specialistici nel poliambulatorio di via Rosselli e ora sta perdendo anche il distretto sanitario di Castelferretti. Sono convinto che un assessore dedicato possa accendere i riflettori sui servizi sanitari e invertire questa tendenza al depauperamento». Sociale anche nella terna di Anna Grasso che parla di un più generico «aumento dei servizi». Tra i quali campeggiano consegna domiciliare di farmaci per anziani e persone non autosufficienti, incremento di fondi alle famiglie più bisognose e l’istituzione di un Infojob, per l’incrocio di domande e offerte di lavoro. Gli altri servizi indicati dalla candidata riguardano una sezione dedicata ai servizi sanitari all’interno dell’Urp del Comune, la figura del difensore civico, servizi cimiteriali in house, uno sportello informativo sulla violenza verso le donne e una sezione della Polizia locale specializzata nella violenza di genere. Nella classifica delle priorità della candidata di Falconara Liberta c’è, però, l’abbattimento della pressione fiscale che Grasso sintetizza nella frase «meno tasse e più servizi». «Paghiamo – dice – la Tari più alta della provincia di Ancona. Sarebbe sufficiente utilizzare i 621.487,06 euro di spese legali, di cui gran parte sono i costi sostenuti dai falconaresi per pagare i ricorsi persi relativi ai verbali emessi dal Velox illegittimo e l’Imu».
Concludiamo la carrellata con le priorità della sindaca uscente. L’eventuale secondo mandato di Stefania Signorini, oltre all’ambiente, verte su cultura e opere pubbliche. Quanto alla prima, il progetto di punta è il nuovo teatro all’interno dell’ex Squadra Rialzo, con dentro un museo dei trasporti. «Un progetto – fa sapere la prima cittadina – che ha una doppia valenza culturale: Falconara torna ad avere un teatro e si rende di nuovo accessibile un edificio emblematico della storia cittadina». Tra le opere pubbliche, la priorità è il recupero dell’ex Garage Fanesi che «sarà completamente ricostruito» e che accoglierà Anagrafe, Polizia locale, ludoteca, spazi per attività rivolte agli anziani e un locale per il coworking. «Grazie a questo finanziamento – dice Signorini –, il vecchio immobile, acquistato nel 1999 e rimasto da allora un’incompiuta, fonte di degrado, si trasformerà in un motore per tutto il centro città».
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