«Presentiamo due importanti novità di Marinadorica, entrambe in grado di intervenire positivamente sulla sostenibilità ambientale e sulla migliore fruibilità delle aree del porto turistico». Ha esordito così ieri il presidente di Marina Dorica, Leonardo Zuccaro, nell’illustrare la realizzazione di un nuovo impianto fotovoltaico alla base del triangolone e del secondo ingresso di Marinadorica «un porto aperto alla cittadinanza che si conferma così tra i più green d’Italia» l’ha definito durante la cerimonia di inaugurazione. Bandiera Blu dal 2011, il porto turistico di Ancona Marinadorica, ha negli ultimi anni indirizzato gran parte della sua politica al rispetto dell’ambiente, ottenendo nel 2019 la certificazione Iso 14001, a conferma di una gestione particolarmente attenta alle questioni ecologiche e al contenimento dei costi.
Dopo l’introduzione delle nuove colonnine servizi a consumo per le barche, che hanno consentito di dimezzare l’uso di acqua ed energia elettrica, tutta l’illuminazione pubblica del porto è stata convertita con lampade led, così come nelle manutenzioni cicliche dei pontili il legno tropicale è stato sostituito con nuovi materiali riciclabili che contribuiscono alla salvaguardia delle foreste amazzoniche. Ai Seabin per la raccolta delle plastiche nello specchio acqueo del porto e all’impianto di aspirazione delle acque nere e di sentina delle barche, si aggiunge ora un nuovo impianto fotovoltaico. «L’impianto ha una potenza di 196 kWp e grazie ai suoi 400 moduli fotovoltaici bifacciali di ultima generazione, che sono in grado di captare anche la luce riflessa, produrrà oltre 230.000 kWh di energia elettrica l’anno – ha spiegato il direttore di Marina Dorica Alessandro Domogrossi – Oltre al significativo risparmio energetico che consente di contenere i costi dell’elettricità, il nuovo impianto fotovoltaico fa bene all’ambiente riducendo l’emissione in atmosfera di 100 tonnellate l’anno di CO2 e offrendo non da ultimo 70 posti auto ombreggiati».
Per quanto riguarda il nuovo ingresso Ovest, che si trova in fondo a Via Mattei, consentirà di risolvere l’annosa questione dello squilibrio dei parcheggi all’interno del porto, dove si è sempre manifestata un’eccedenza di posti auto disponibili nell’area Ovest rispetto a quella Est. La separazione dei flussi veicolari consentirà inoltre di ridurre gli incolonnamenti all’ingresso Est di Via Mazzola, dove l’accesso veicolare resterà consentito ai possessori di tessera magnetica. «Dal nuovo ingresso Ovest si potrà accedere liberamente alla vasta area di sosta, con oltre 300 parcheggi, che è situata vicino alle principali attività commerciali del triangolone – ha proseguito il direttore – in questo modo si ridurrà anche il traffico veicolare all’interno del porto a vantaggio di chi vuole passeggiare o spostarsi in bicicletta. Inoltre, con il doppio ingresso si riducono notevolmente i rischi di interferenza tra i veicoli e le principali aree tecniche di lavoro del porto turistico, dove si svolgono i trasferimenti delle imbarcazioni via terra».
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