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di Irene Properzi
Walter Caporelli ha 51anni, vive ad Ancona e si è iscritto all’Università di Macerata soltanto pochi anni fa. Si è diplomato in ragioneria per diversi motivi non ha proseguito gli studi, poi ha lavorato nel campo logistico dei trasporti per 25 anni. Poi il blocco. «Con il covid si è fermato tutto – racconta, – sentivo che stavo andando indietro rispetto al mondo che avanzava con la digitalizzazione».
Walter ha avuto modo di riflettere sul proprio destino. Si è rimboccato le maniche e si è iscritto al Corso come consulente di trasporti: «avevo bisogno di aggiornamenti e ho unito l’utile al dilettevole». Ha già raggiunto il primo traguardo ottenendo la laurea triennale ad ottobre. Ora è scritto al corso magistrale in “Scienze giuridiche per l’innovazione”.
«Sono uno studente un po’ attempato”, dice ironicamente, ma la sua età non ferma la fame di conoscenza, non vuole smettere in aggiornarsi. «Tornare tra i banchi di scuola con i ventenni può spaventare, gli anni dell’università corrispondono ad un vero investimento per il futuro, anche economico».
Nonostante la differenza anagrafica non ha avuto alcun problema con i suoi compagni: «Ho potuto aiutarli con la mia esperienza».
Si dice infinitamente grato all’Università di Macerata e ai docenti. L’ateneo maceratese ha rappresentato per Walter una grande opportunità specialmente grazie all’ambiente familiare che offre. L’Ateneo di Macerata è un piccolo paradiso: «Più gli atenei sono grandi, più si perde di vista il lato umano».
Come si vede Walter “da grande”? «Non voglio smettere di imparare. Però comincio a guardarmi intorno». L’entusiasmo di Walter è invidiabile. Un senior che non molla, non si lascia spaventare facilmente dai ritmi frenetici della società. Infatti, il suo consiglio è: «Tentate, non è impossibile. Non vi arrendete».
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